Elogio del clarinetto, questa sera alle ore 20, in Sala San Giovanni, per l’inaugurazione della Stagione 2023 dell’Accademia “Jacopo Napoli”, per la direzione artistica di Giuliano Cavaliere
Di Olga Chieffi
Al Trio di Alessandro Carbonare, clarinettista di fama internazionale e storico collaboratore di Claudio Abbado, è affidato il concerto inaugurale della Stagione 2023 dell’Accademia “Jacopo Napoli”, questa sera alle 20, nella Sala San Giovanni di Cava de’ Tirreni. La stagione musicale, che si avvale della direzione artistica del maestro Giuliano Cavaliere, è divisa in tre cicli, il primo dei quali, “Concerti di primavera… aspettando Le Corti dell’Arte”, annuncia nel titolo la riproposta del rinomato festival estivo, che non si è tenuto lo scorso anno. In un atteso evento che spazierà dalla classica al jazz e alla musica popolare, si partirà, quindi, con l’Alessandro Carbonare Clarinet Trio, formazione tanto inconsueta quanto versatile, che impegnerà il primo clarinetto solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, insieme a Giuseppe Muscogiuri e Luca Cipriano, nell’esecuzione di brani di Mozart, Tallini, Corea, De Filippo e di musica klezmer. Il programma sarà dedicato alla famiglia dei clarinetti. In apertura il primo dei cinque divertimenti di Wolfgang Amadeus Mozart K439b che sfrutta tutta l’estensione e le sfumature timbriche dei tre corni bassetto, presentati in tre registri differenti. Proprio il timbro è la caratteristica portante di questa composizione che alterna movimenti di carattere contrastante per esaltarne le infinite possibilità espressive. Il primo movimento adotta, così, la forma sonata, il terzo un adagio molto cantabile e il quinto un vivace rondò , con due minuetti che fungono da intermezzi danzanti. Segue un pezzo composto dalla pianista Jazz Stefania Tallini, C19, dedicato ad Alessandro Carbonare durante la pandemia, con i suoi ritmi complessi che riflettono l’inquietitudine del periodo angosciante e angustiante, per poi sfociare nella recherche di Chick Corea, curioso e instancabile esploratore di stili, che vanno dal barocco al rock. Il trio presenterà un medley delle sue trascrizioni su ritmi latinoamericani, a cominciare da Spain e Armando’s rumba, ispirate alle melodie e progressioni armoniche di Joaquin Rodrigo e del suo Concierto di Aranjuez, che a sua volta si rifece al flamenco. L’eterogeneo patrimonio musicale Mediterraneo è omaggiato anche dalla composizione Pizzica e Taslim del compositore Vincenzo De Filippo, mentre il programma verrà chiuso con una suite di musica Klezmer, che rielabora canti e danze di origine ebraica, con Russian melody che ricalca il contorno melodico della canzone ucraina Scendete da cavallo, ragazzi!