Alessandra Senatore: “Carlo Calenda: per me si è mostrato un leader coraggioso e molto sincero” - Le Cronache
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Alessandra Senatore: “Carlo Calenda: per me si è mostrato un leader coraggioso e molto sincero”

Alessandra Senatore: “Carlo Calenda: per me si è mostrato un leader coraggioso e molto sincero”

di Erika Noschese

Azione sarà protagonista alla prossima tornata elettorale con Italia Viva. Un’unica lista che vedrà il 50% di componenti del partito di Calenda e 50% di Matteo Renzi. Una decisione particolarmente apprezzata anche a livello provinciale. “Carlo Calenda: per me si è mostrato un leader coraggioso e sincero”, ha infatti dichiarato Alessandra Senatore, ex presidente del Consiglio comunale di Pellezzano che ha rinunciato all’incarico dopo aver vinto il maxi concorso Formez e aver scelto la sua città per svolgere il suo lavoro.
Qual è il valore aggiunto dell’accordo tra Calenda e Renzi?
“Credo che sia un valore non solo elettorale ma soprattutto politico. L’alleanza siglata tra i due leader di Azione e Italia Viva vede finalmente concretizzarsi in Italia un fronte politico liberale nuovo e alternativo al bipopulismo delle due coalizioni già in campo, e d’altro canto segna lo start di una campagna elettorale in cui gli elettori non saranno più costretti a doversi per forza schierare come tifosi della destra o della sinistra, ma potranno scegliere una proposta realmente riformista, atlantista ed europeista”.
Come giudica il comportamento di Carlo Calenda in questa fase di definizione delle alleanze?
“Carlo Calenda ha dimostrato con i fatti – esponendosi senza remore anche a critiche pesanti – che la prima responsabilità di un partito politico è verso il suo elettorato naturale e potenziale, verso quelli che sin dalle origini hanno seguito la crescita di Azione con la speranza di un’alternativa di governo, quelli che a Roma – ma che poi sono in tutte le città d’Italia – hanno dato fiducia al progetto presentato da lui con chiarezza e nettezza delle posizioni, premiandolo con un risultato a doppia cifra. Carlo Calenda si è mostrato un leader coraggioso, E grazie a lui il 25 settembre tanti potranno andare a votare senza sentirsi necessariamente stretti dalla retorica dell’andare “con” per andare “contro”, ma potranno scegliere chi si è unito per dare concretezza ad una proposta politica seria e coerente con le idee fino ad oggi professate. Tanti Italiani delusi dai patti di potere potranno scegliere se dare fiducia a chi – superando i vecchi attriti – ha sentito la responsabilità di dar loro la possibilità di votare “per” qualcosa in cui si sentano davvero rappresentati e non scegliere tra astensione o il meno peggio”.
Perché non crede che l’accordo con il centrosinistra fosse la strada giusta per Azione?
“La gente ha avuto ampiamente prova, nell’ultima legislatura – che è stata oggettivamente indecorosa, soprattutto per lo scellerato epilogo che ci ha fatto perdere il miglior Capo di governo che potessimo avere in questa fase storica – che gli ibridi in politica, come in natura, spesso sono sterili e le coalizioni fatte solo per fare numero non servono a governare. Chiaramente le considerazioni sul percorso che ha portato a questa scelta sono molteplici, quello che posso dire è ciò che ho detto anche in direzione nazionale, quando Calenda ha voluto ascoltare la sensibilità di tutti sul proseguire nel solco di un accordo con il PD, che chiarisco nasceva solo come accordo con il PD e non con altri – quello che penso è che ogni scelta impone di lasciarsi indietro qualcosa, che siano seggi o lineamenti e connotati che identificano chi siamo, chi rappresentiamo e cosa vogliamo realizzare. E alla fine Carlo Calenda ha scelto la seconda rinunciando a qualche seggio in più per non rinunciare al suo folle progetto di cambiare le cose in questo paese”.
E lei crede che riuscirà a farlo?
“Io questo non lo so, ma di certo è sulla buona strada, sono convinta, senza falsa retorica, che le cose non si cambiano con i compromessi a ribasso e la scelta coraggiosa di presentarci fuori da un recinto, probabilmente più rassicurante e comodo per una forza politica giovane come Azione, va in questa direzione. In questa occasione Carlo Calenda ha fatto una scelta scomoda ma a mio avviso lungimirante, perché ha guardato oltre la scadenza elettorale, a guardato al futuro di questo progetto, cosa a cui non eravamo più abituati a causa di una classe politica troppo preoccupata a preservare se stessa e le proprie rendite di posizione. Aggiungo solo grazie Carlo”.