Lunedì 22 giugno la presentazione ufficiale in conservatorio. Scadenze delle domande il 6 luglio per un corso unico in Italia coordinato da un luminare in questo campo Pasquale Scialò
Di OLGA CHIEFFI
Tentacolare, magmatica, sulfurea, spaventosa e seducente, marcia ma abbagliante, ambigua eppure solare, Napoli è la città Giano. Nella tradizione napoletana voci e visioni si rincorrono e si completano in un viaggio che esalta la musicalità della lingua napoletana, viva e ribollente, attingendo alle vette più alte della letteratura, della musica e del teatro partenopei con un base che è da sempre incontro fra le epoche e amplissima condivisione culturale. Dalle canzoni intramontabili di E. A. Mario e Libero Bovio, dalla città delle villanelle fiamminghe al settecento dei Conservatori, alla Napoli di strada, cruda e lirica, del grande e misconosciuto Raffaele Viviani; dalle storie di bassi, raccontate con partecipe ironia da Eduardo, dal ventre emozionale della Serao, al “barocco degradato” con cui Enzo Moscato dipinge la sua Partenope gravida, bastarda ed enigmatica; per arrivare fino alla voce contemporanea di Mimmo Borrelli, che con un mantra ossessivo canta luci e pestilenze della sua Napoli, la parola napoletana canta attraversa l’opera di autori classici, filone inesauribile di fantasia e ricchezza poetica da cui nasce e di cui si nutre la creatività di un intero popolo che sa ricordare, raccontare, ascoltare e tramandare, i mille volti e dalle mille contraddizioni, divisa fra l’estrema vitalità e lo smarrimento più profondo, una città di cui la lingua è il più antico segno, forgiato dal tempo e dalle contaminazioni, una identità sedimentata da sedimentata da quattro secoli di letteratura. Canzone e lingua napoletana, la seconda lingua nazionale ci piace dire “per chiara fama”, sono finalmente materia di uno studio scientifico che conferisce un titolo riconosciuto in Italia e all’estero. Dall’anno accademico 2015-2016 sarà attivo un master di I livello, con un massimo di 40 posti, per apprendere la storia, la diversificata fisionomia formale, l’interpretazione vocale e strumentale di una delle espressioni musicali più diffuse al mondo, che affonda le proprie radici nel mitico canto della sirena Partenope. Obiettivo del corso, con un prestigioso comitato scientifico composto da Pasquale Scialò, Imma Battista, Antonia Lezza, Francesca Seller e Ciro Visco, che potremo incontrare lunedì alle ore 11, in Conservatorio, nel corso di un incontro, allietato anche dal canto di Nunzia De Falco, è la creazione di una specifica figura professionale, dal profilo teorico-pratico, operante nello studio, nella conservazione e nella diffusione della canzone napoletana “classica”. Oltre alla musica e al canto, si apprende anche la lingua napoletana, con corsi di grammatica, scrittura, pronuncia e conoscenza della letteratura. Il corso è orientato a fornire una conoscenza globale di un repertorio che vede il suo massimo splendore tra fine ‘800 e la metà del ‘900, grazie alla presenza di un ampio mercato e alla creazione di un sapiente dosaggio poetico-musicale ad opera, tra gli altri, di poeti come Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Libero Bovio, E.A.Mario e musicisti come Paolo Tosti, Pasquale Costa, Luigi Denza, Vincenzo Valente. Così la canzone napoletana si afferma come “bene emozionale” che oltrepassa i confini nazionali per contagiare compositori europei, come Rimskij Korsakov e Richard Strauss, o viaggiare attraverso l’oceano, ora con la voce sofferta degli emigranti, ora con quella mitica di Enrico Caruso. Il Master prevede lezioni frontali e incontri laboratoriali organizzati nelle seguenti sezioni: Laurea di I livello, diploma accademico di I livello o diploma di vecchio ordinamento rilasciati dalle istituzioni AFAM, laurea o altro titolo conseguito anche all’estero, riconosciuto in base alla normativa vigente. Il master sarà attivato con un numero minimo non inferiore a 20 unità e massimo di 40 unità 1500 euro suddivisi in 6 rate. Presentazione domanda entro il 6 luglio 2015. Il colloquio per l’ammissione si terrà il giorno 16 luglio 2015 Iscrizioni dal 1 al 30 settembre 2015 Per tutte le altre informazioni si veda il sito del Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” Salerno www.consalerno.com. (o.c.)