di Arturo Calabrese
“Richiesta relazione su eventuale indagine interna in corso e rilascio dichiarazione”. È questo l’oggetto del protocollo presentato dal consigliere del comune di Agropoli Raffaele Pesce, rappresentante del gruppo “Liberi e Forti”, per avere ragguagli su quella che pare essere un’indagine interna relativa alla gestione di pratiche tributarie. «Nel caso – spiega – auspico che la verifica si svolga con la massima serietà, con ogni garanzia prevista e, all’esito, con ogni conseguenza eventuale».
Vox populi, infatti, vuole che ci sia tale indagine interna su quella che dovrebbe essere una gestione dei tributi non del tutto legale. Insomma, un qualcosa sulla quale fare luce e che potrebbe portare a ripercussioni a Palazzo di Città, non tanto politiche quanto giudiziarie.
Esprime un suo giudizio tecnico anche Gerardo Spira, storico segretario comunale di Angelo Vassallo e ambasciatore della Fondazione che porta il nome del sindaco pescatore: «È stata presentata una richiesta per avere notizie sulla scomparsa di cartelle esattoriali dal sistema informatico del Comune di Agropoli per cui è in corso indagine interna di accertamenti.
Se è così – aggiunge – vuol dire che qualcuno ha manovrato nei computer per favorire qualcun altro e ciò è di una gravità inimmaginabile». Spira si fa una domanda e insinua il dubbio, ma in modo particolarmente sibillino potrebbe aver rilevato cosa ci sia dietro: «Favore pure e semplice o azione finalizzata a salvare una condizione di pregiudizio a ricoprire e svolgere pubbliche funzioni? – la domanda retorica – è bene che i cittadini sappiano.
Chi ha un debito liquido ed esigibile verso il Comune cade nella incompatibilità assoluta. Evitiamo sospetti pericolosi – argomenta Spira – che si sappia fin da subito dato che non c’è bisogno di molto tempo per accertare. Un tecnico informatico può acquisire le notizie in tre ore circa di lavoro per conoscere giorno ora e autore dell’operazione. Orsù, non tardiamo.
Vogliamo sapere e subito perché molti cittadini sono stati sottoposti a procedimenti di prelevamenti forzati dai conti, di intimazioni forzate o pignoramenti. Vogliamo sapere. Se vi sono difficoltà siamo pronti a mettere a disposizione un tecnico gratuitamente per il predetto accertamento. Vogliamo sapere – conclude – con relazione pubblica, firmata dal responsabile operativo e responsabile del servizio».
A gennaio, il consigliere aveva chiesto una relazione su eventuali procedimenti che vedono indagati o imputati dipendenti comunali, amministratori in carica, ex amministratori, amministratori di società partecipate, controllate e aziende speciali, per reati che la Procura della Repubblica competente ipotizza per fatti inerenti le funzioni e mansioni espletate e dei processi nei quali l’amministrazione si è costituita parte civile.