Ormai Agropoli vive l’abbandono e la situazione in cui versano il Testene e la sua foce. Gli ultimi accadimenti negativi dell’uccisione di un paperotto e di atti vandalici a quella che fu un’oasi verde nel centro cittadino, riaprono il dibattito politico. Su tutti, si erge Raffaele Pesce, il rappresentante del gruppo politico “Liberi e Forti” che annuncia la presentazione di una interrogazione consiliare.
«In un post del 27 giugno scrivevo – dice – “La lontra, presente nel Testene, che vive tra demanio fluviale e demanio marittimo, va tutelata secondo le direttive internazionali e nazionali. Ovviamente vanno salvaguardati i bagnanti del litorale San Marco, dal momento che, al 27 giugno, siamo in piena balneazione.” L’ente comunale ha l’obbligo di tutelare la fauna in via di estinzione, come la lontra, appunto. Ha l’obbligo innanzitutto della tutela ecologica, ambientale e naturalistica. Oggi il mio pensiero va all’associazione Genesi, a Gerardo Scotti ed a tutti i volontari che tanto hanno lavorato per il sogno di un parco fluviale Come per Tresino, con Pietro Faniglione, Giuseppe Simola e gli altri amici, i volontari, quelli veri, non sono graditi! Io apprezzo invece le vere associazioni, i volontari veri, che rispetto sempre ed ai quali, proprio per rispetto, non ho mai chiesto un voto, credendo nella libertà e nella stima reciproca».
Quello che fa rabbia nella popolazione è che nel mese di novembre dello scorso anno, Agropoli venne colpita da un’alluvione che fece numerosissimi danni agli abitanti e alle attività commerciali. Quell’alluvione, pare, fu causata dalla mancata manutenzione degli alvei fluviali e quella che viene una bomba d’acqua ha fatto il resto, creando le ondate di fango che solo per un caso fortuito non hanno causato danni alle persone o morti. Quell’accadimento non ha insegnato nulla? Evidentemente no, stando allo stato delle cose del Testene il cui alveo, senza la continua cura dell’attivista Scotti, è pieno di vegetazione, tronchi, sedimenti portati dalla corrente. Alcune piogge sono già iniziate e nel prossimo periodo non si andrà certo verso il miglioramento delle condizioni climatiche. A far ancor più rabbia è quanto fatto dagli amministratori agropolesi e cioè iniziative che sembrano più valide per una mera propaganda che altro.
È il caso dell’assessore al turismo, quel prode Roberto Apicella molto famoso in città per la perfetta organizzazione di feste di compleanno nonché per le sue doti da dj. L’amministratore organizzò una passeggiata con un calciatore in pensione promettendo mari e monti per aiutare gli abitanti colpiti da quell’alluvione. Non si ha contezza di quei risultati, ma sarebbe molto più interessante che chi di dovere intervenga per pulire argini e alvei. «Cosa si aspetta, che ci sia un’altra alluvione? – si chiede sarcasticamente una residente – prima si sono promessi interventi ma oggi tutto viene dimenticato. La stagione delle piogge è imminente e la paura è tanta, ma veniamo amministrati da chi non vede e ha evidentemente altri interessi. La speranza è che adesso si faccia qualcosa per pulire il Testene, altrimenti alla prima piena registreremo nuovi danni, altre alluvioni e nuovi disagi per la cittadinanza».