di Arturo Calabrese
Sembra ad una svolta il mistero della bara scomparsa ad Agropoli. Alcuni operai intenti a rimuovere la lapide da un loculo, sulla carta vuoto, per aprirlo al fine di inserirvi i resti di un defunto, si sono trovati davanti un’altra bara. Si potrebbe trattare dei resti del giovane Pasquale Picariello, morto all’età di 20 anni, che furono trafugati dal campo santo agropolese nell’ottobre del 2019. Secondo i familiari, tale feretro ignoto è proprio quello del loro congiunto ma solo le indagini, che consisteranno nell’aprire la bara e nel constatare l’identità del corpo ivi contenuto, del magistrato e dei carabinieri potranno dare un nome a quei resti. Il furto di tre anni fa aveva fin da subito lasciato molti dubbi perché difficilmente si può trasportare un qualcosa come una bara e gli inquirenti hanno dunque pensato che i resti del giovane potevano non aver mai lasciato il cimitero, ma soltanto nelle scorse ore è avvenuto il ritrovamento. In ogni caso, si dovrà far luce sull’identità del defunto, ma tutto fa pensare si tratti proprio di Pasquale Picariello. Altro dubbio su cui lavorare è la motivazione che ha spinto gli ignoti ad un simile gesto. Forse una ritorsione? Un quesito che rimarrà purtroppo inevaso.