Agropoli, l'Unione revoca appalto alla Dervit - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

La Dervit di Roccadaspide avrebbe dovuto effettuare dei lavori ad Agropoli per riqualificazione energetica della pubblica illuminazione stradale con corpi illuminanti a Led e sistemi automatici di regolazione – telecontrollo e telegestione del flusso luminoso.

L’affidamento è del 21 novembre del 2023 e l’importo finale dei lavori si attestava su una cifra superiore ai due milioni di euro. Adesso, però, l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, con presidente il sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi, decide di revocare l’aggiudicazione.

Motivazione? Di certo sono da escludere i recenti guai giudiziari che hanno coinvolto proprio la Dervit, con gli arresti di Vittorio De Rosa ed Alfonso D’Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale, e di Franco Alfieri, presidente dell’Unione al momento dell’aggiudicazione. Stando a quanto si legge nella determina firmata dal funzionario Sergio Lauriana, nel 2023, sindaco Mutalipassi, il comune di Agropoli aveva incaricato la Centrale Unica di Committenza dell’Unione di espletare l’affidamento.

Gara che viene vinta, ovviamente per un puro caso del destino, dalla società che di lì a un anno sarebbe stata alla ribalta delle cronache nazionali per gli arresti di cui sopra. Agropoli, dunque, avrebbe affidato alla Dervit un secondo importante appalto.

Alle casse agropolesi, però, sono venuti meno i fondi regionali della Campania con l’obiettivo di “Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico e residenziali e integrazione fondi rinnovabili”. Senza tanti giri di parole, il Comune di Agropoli non ha i soldi per poter pagare l’intervento dato che la Regione Campania non li ha stanziati. L’ente se ne accorge il 26 di febbraio e chiede lo stralcio dell’intervento. Per la serie:

“Questo intervento non s’ha da fare”. Con buona pace della Dervit. Lauriana, per completezza, mette le mani avanti e dice che se anche quei fondi dovessero essere trovati da altra fonte, sarebbe necessario indire una nuova procedura e non detto, si aggiunge qui, che sia la Dervit ad aggiudicarsela.

Ma anche perché nel frattempo sono cambiati i costi dell’opera ed è variato lo stato degli impianti. Variazione sempre ad opera della Dervit che si è già aggiudicata i lavori ad Agropoli nel passato. Concludendo, quello che era ritenuto come un intervento necessario, altrimenti non si sarebbe proceduto ad affidamento, dall’ingente valore di oltre due milioni di euro non si farà più. Non ci sono i soldi, principalmente, ma anche perché lo stato delle cose è cambiate. Tante cose, c’è da dire.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici su twitter

@LCronache

Seguici su Instagram

@le_cronache

Seguici Su Facebook

Segui in tempo reale