Il romanzo è di Michael Ende, il film tratto dal libro di Wolfgang Petersen e ad Agropoli la fantasia sta diventando realtà. La storia infinita si sta concretizzando in questi giorni ad Agropoli: a distanza di oltre una settimana dal voto, la città ha un sindaco e una giunta ma non ha un consiglio comunale. Ieri pomeriggio, dopo l’ennesima seduta, la commissione elettorale ha rinviato nuovamente i lavori ad oggi e di conseguenza la decisione sulla proclamazione o meno del consiglio. Le problematiche sono quelle che vanno avanti da una settimana e che sembrano non si risolvano nemmeno dopo ore e ore di seduta in cui i verbali delle seggi elettorali vengono letti e riletti. Oggi si potrà avere il consiglio comunale, ma si dovrà attendere la decisione del giudice Giovanni Saporiti, presidente dell’assise.
Il consiglio
Del consiglio comunale di Agropoli si è parlato molte volte, ma come si sa tutto è ancora in forse. Anche se la commissione dovesse dare il via libera, paradosso vuole che la squadra consiliare abbia vita molto breve perché gli assessori, ad eccezione del solo Cianciola il cui merito è stata la composizione di una lista, rinunceranno allo scranno da consigliere (per sedersi su una più comoda poltrona) e lasceranno spazio ai non eletti della lista. Allo stato delle cose, il consiglio è composto da Pietro Paolo Marciano, Rosa Lampasona, Giuseppe Di Filippo, Maria Giovanna D’Arienzo, Nicola Comite, Roberto Apicella, Giancarlo Santangelo, Michele Pizza, Franco Di Biasi, Gennaro Russo e Mario Pesca. La minoranza sarà rappresentata da Raffaele Pesce, Elvira Serra, Massimo La Porta, Bruno Bufano e da Gerardo Santosuosso, quest’ultimi candidati con La Porta. Questi nomi dureranno molto poco, sia perché le dimissioni di chi è stato nominato assessore sono già pronte e sia perché la commissione potrebbe cambiare le carte in tavola, ma questo è tutto da vedere.
La giunta
Il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi non attende alcuna decisione e nella giornata di ieri ha già riunito la giunta nominato sabato. Il vicesindaco Maria Giovanna D’Arienzo e gli assessori Rosa Lampasona, Roberto Apicella, Giuseppe Di Filippo ed Emidio Cianciola, esterno alle liste e non candidato ma fautore della compagine “Ci Siamo per Agropoli”, ed ovviamente il primo cittadino si sono riuniti per la giunta che di fatto inaugura l’amministrazione Mutalipassi, deficitaria del consiglio. «Come da programma – scrive sui social un sempre raggiante Mutalipassi – la prima seduta di giunta. Diversi gli argomenti deliberati. Tra questi – elenca – a seguito della caduta del grosso pino lo scorso 12 giugno dinanzi alla scuola primaria “Landolfi”, è stato operato atto di indirizzo al responsabile dell’Area Lavori Pubblici – Tecnico Manutentiva di disporre un controllo di tutte le alberature presenti su Piazza della Repubblica e via Pio X, compiendo gli interventi del caso al fine della loro messa in sicurezza». Tra i punti importanti, anche quello su cui molto si è dibattuto in campagna elettorale: «Al responsabile dell’ufficio Demanio è stato richiesto di attuare tutte le procedure e gli adempimenti necessari per la rimozione della posidonia in esubero sulle spiagge, sia per quella recente che per quella accantonata in particolare sugli arenili della Marina e del Lido Azzurro». Da capire se saranno sempre le solite promesse degli ultimi anni o se sarà la volta buona per eliminare gli accumuli. Infine «È stato dato impulso affinché si acceleri con l’iter per la costruzione del commissariato di Polizia di Stato e quello relativo alla nuova Compagnia Carabinieri. Altro atto di indirizzo è stato fornito affinché si proceda in maniera celere all’avvio dei lavori di restyling del Parco “Liborio Bonifacio” di via Taverne».
Le reazioni
In città il malumore serpeggia e le ombre di brogli elettorali pesano molto, creando una coltre nebbiosa nella quale districarsi è difficile. Non mancano, fortunatamente, gli interventi da parte di quelle che dovrebbero essere le opposizioni. Raffaele Pesce, la sorpresa di queste elezioni, dice la sua, dando ragione all’utilizzo del condizionale per quanto riguarda il ruolo che dovrebbe ricoprire: «In attesa delle decisioni della commissione elettorale – dice – e della possibilità di svolgere il ruolo assegnatomi dai cittadini agropolesi, quantomeno di indirizzo e controllo sull’operato del Sindaco, il quale ha ritenuto di nominare la giunta nonostante il consiglio non sia stato ancora proclamato, nonché sull’operato della Giunta stessa, mi godo la bellezza di Agropoli e la limpidezza del mare. Un paradosso – conclude – rispetto alla opacità del dato elettorale che emerge proprio dai lavori della commissione». Sulla stessa lunghezza d’onda è Elvira Serra che promette di essere un costante avamposto della legalità in seno al consiglio: «È mortificante leggere ciò che sta accadendo – argomenta – ancora una volta Agropoli sale agli onori della cronaca per aspetti non propriamente positivi».