Agropoli e Dervit: in due anni oltre 83mila euro - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Colonnine per l’acqua al porto, un proiettore, manutenzione del quadro elettrico in una scuola. C’è davvero di tutto negli incarichi affidati dal comune di Agropoli alla Dervit, incarichi che superano gli 80mila euro in due anni. Poco sotto i 29mila per il 2023 e oltre i 55mila per il 2024 che però non è ancora terminato.

Nei prossimi due mesi, quindi, l’ammontare di soldi pubblici dati alla società con sede a Roccadaspide e i cui vertici sono finiti ai domiciliari potrebbe aumentare. Il comune di Agropoli guidato da Roberto Antonio Mutalipassi, e per il quale è nota l’influenza che l’arrestato Franco Alfieri continuava ad avere, lavora molto quindi con la Dervit, grazie ad una lunga serie di incarichi con affidamento diretto.

Nel 2023, andando con ordine, c’è l’incarico per un proiettore per la fontana in Piazza della Repubblica dal valore di 1054,68 euro, l’illuminazione delle aree esterne del centro visite per 11988,43 euro, l’illuminazione del centro storico con catenarie per 4147,56 euro, il saldo per il servizio di manutenzione infrastrutturale del sistema idrico, elettrico e antincendio al porto per 9842 euro. C’è poi un intervento per il campo di calcio Torre il cui quadro elettrico costa al comune 1873,27 euro. Ma quelli del 2023 sono piccolo impegni di risorse pubbliche rispetto a quelle del 2024. 4657,85 euro sono stati spesi per i lavori al locale tecnologico e alle apparecchiature idriche antincendio presso il porto e poi c’è la spesa per la Fornace, anzi per meglio essere precisi per l’area esterna dove, dopo il periodo buio (nel senso letterale del termine) della Fondazione Vico, arriva la luce.

Trentadue corpi illuminanti costano 3531,19 euro. 9900 euro vengono spesi per l’automazione dei parcheggi, 2584,62 per gli interruttori generali per la scuola Cannetiello. L’importo maggiore è impegnato per le colonnine d’acqua al porto: 25311.89 euro di soldi dei cittadini.

C’è stata poi la necessità di un intervento di manutenzione straordinaria nella sede comunale di Agropoli il che ha fatto entrare nelle casse della Dervit, che ricordiamo è la società coinvolta nello scandalo di appalti pilotati che ha portato all’arresto di sei persone tra cui Vittorio De Rosa ed Alfonso D’Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della realtà di Roccadaspide.

Il totale supera gli 83mila euro in soli due anni. da aggiungere che ad Agropoli, la società ha vinto l’appalto per il rifacimento della pubblica illuminazione e infatti la quasi totalità dei pali riporta targhette sulle quali è evidente il logo della Dervit e lo stemma del Comune di Agropoli oltre ad un numero di serie, evidentemente identificativo per ogni installazione. Incarico che è stato più volte oggetto di interrogazioni consiliari anche nella scorsa consiliatura guidata dall’allora sindaco e delfino di Alfieri Adamo Coppola, oggi oppositore di chi lo succeduto sulla poltrona più importante di Palazzo di Città.

Agropoli è solo uno dei centri in cui la Dervit ha quello che sembra essere il monopolio dei lavori che riguardano l’energia elettrica. L’elenco è altrettanto lungo e l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento gioca un ruolo importante.

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