dall’inviato AGROPOLI. Nel regno di Franco Alfieri ieri sera in occasione della Festa democratica di Agropoli, Vincenzo De Luca ha ufficializzato la sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato Governatore della Campania. Primarie che si terranno con molta probabilità, e ad eccezione di interventi a gamba tesa del premier Renzi, entro fine ottobre. “In questa occasione – ha detto Vincenzo De Luca – chi vorrà si potrà candidare. Ed io, se avrò testa mi candiderò”. Per ora ha annunciato due settimane di ferie, non prima però di aver presentato il nuovo plastico del Crescent e di Piazza della Libertà in piazza Portanova giovedì sera, poi dopo il meritato riposo si andrà avanti tutto verso l’appuntamento regionale. E De Luca non nasconde neppure l’architettura politica del sua coalizione. “Ho una impostazione laica. Chi sosterrà il programma sarà ben accetto e più liste programmatiche ci saranno e meglio sarà. Ma senza mercanteggiare nulla. Chi vuole starci deve seguire un programma preciso”. Quanto ai rapporti con il centrodestra, De Luca non si scandalizza. Anzi, dice, “dobbiamo pur togliere voti alla coalizione di centrodestra. E per far ciò occorre intercettare il voto ed il consenso moderato che è radicato in Regione Campania”. “Guardate – ha detto De Luca – qui, al di là del voto Europeo dove siamo in leggero vantaggio rispetto all’intero centrodestra, abbiamo perso in gran parte dei comuni del napoletano. Segno che i due appuntamenti sono diversi e segno che le Regionali non saranno una passeggiata ma saranno una vera e propria battaglia”. Ancora su de Magistris, il sindaco di Salerno non chiude la porta. “Se ci saranno le condizioni ben vengano le liste (arancioni) del collega di Napoli. Ma bisogna parlare sempre di programmi”. Stoccate poi al Pd regionale e ai consiglieri regionali democrat. “La crisi della Regione Campania – ha detto – è sicuramente frutto di una giunta del nulla ma certamente ci sono responsabilità anche di chi non ha fatto proposte. Parlo del Pd. Provate a chiedere ad un cittadino della Regione cosa hanno proposto i consiglieri regionali del Pd sulla sanità, sul trasporto pubblico e sui fondi europei, nessuno vi saprà rispondere”. “La nuova sfida è – ha detto ancora De Luca – ritornare tra le gente, e far capire e comprendere che in questi cinque anni la Regione Campania di Stefano Caldoro non ha prodotto nulla e che noi abbiamo una valida alternativa. Ma basta correnti e sottocorrenti. Ora serve l’unità del partito”. E lunedì dovrebbe esserci la prima iniziativa targata Pd. “A Napoli – ha proseguito De Luca – dopo aver messo un primo tassello per quanto riguarda a struttura del partito, ora s’inizierà a parlare di cose serie. So che è stato già fissato un incontro per parlare dei fondi europei. Era ora”. Rispetto alle scorse elezioni, quando si candidò per la prima volta a Governatore, De Luca annuncia che questa volta ci sono “tutte le condizioni favorevoli. Ma sarà una vera e propria battaglia. La scorsa volta c’era l’ascesa di Berlusconi, questa volta no. L’altra volta c’era una battaglia nei confronti del Comune di Napoli, della gestione Bassolino ed uscivamo dall’emergenza rifiuti. Stavolta no. Possiamo farcela”. Andrea Pellegrino
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