Agropoli, ancora aria di crisi - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Inizio di anno complesso per il sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi. Oltre all’addio da parte di Michele Pizza alla maggioranza con molte critiche sulla conduzione e sulla gestione della cosa pubblica negli ultimi anni, il primo cittadino deve fare i conti con altre piccole criticità.

Innanzitutto c’è da nominare il nuovo assessore dopo le dimissioni, per questioni lavorative, di Maria Giovanna D’Arienzo che tra l’altro era anche vice sindaco. Si aprono, quindi, due scenari. Il primo non stravolge gli equilibri e prevedrebbe una semplice sostituzione. Per effetto della norma sulle quote rosa, dovrà essere nominata assessore una donna.

Se questa dovesse essere interna all’attuale maggioranza, la scelta deve ricadere gioco forza su Elvira Serra che accetterebbe di buon grado la nomina. Se invece si dovesse andare altrove, si potrebbe scegliere tra i nomi delle numerose candidate in appoggio del sindaco. Tra loro, spicca Sara Annachiara Spinelli, già nel cda dell’Agropoli Cilento servizi e a capo di una realtà associativa cittadina.

In questo caso, si aprirebbe poi il toto nomina nella partecipata. Altri nomi potrebbero essere quello di Alessia Astone, dottoressa e già papabile qualche mese fa, o Annalisa Siano, ma la macchia dell’aver presentato un curriculum falso all’atto della candidatura è indelebile.

Tale scelta non è collegata a quella di vice sindaco, per tale ruolo si potrebbe scegliere l’assessore Rosa Lampasona. C’è poi, come detto, il secondo scenario. Da più parti si chiede un rimpasto di giunta: il più discusso è l’assessore al turismo e commercio Roberto Apicella. I numeri parlano chiaro, tante le attività chiuse e i turisti in città non sono di certo tantissimi. Tanti i soldi spesi, come dimenticare l’evento di Miss Italia, ma con scarsi risultati. Un rimpasto darebbe il via ad una vera e propria nuova amministrazione con volti e professionalità diverse. Francesco Crispino, ad esempio, sarebbe un assessore al turismo migliore di Apicella, non che ci voglia molto.

C’è, ancora, un altro nodo da sciogliere: il presidente del consiglio Franco Di Biasi, orfano del disciolto Partito Socialista Italiano agropolese, avrebbe chiesto la testa del comandate della polizia locale Antonio Rinaldi. Tra i due non corre buon sangue e negli ultimi mesi si è arrivati anche a querele. Rinaldi venne nominato comandante poco dopo l’insediamento del nuovo esecutivo, decisione contestata anche da Michele Pizza che l’ha definita “una manovra per allinearsi”.

A chi non lo ha detto, ma non è da escludersi che nel sotto testo ci fosse quel Franco Alfieri oggi ai domiciliari. Il presidente è un nome forte in consiglio e con sé potrebbe portare qualche altro nome della maggioranza, il che non vuol dire dimissioni di qualche consigliere ma una migrazione all’opposizione o, come fatto da Pizza, verso l’indipendenza.

Non è da escludere che il terremoto che ha colpito il Cilento il 3 di ottobre, l’arresto di cui sopra, e le conseguenti preoccupazioni per gli amministratori abbia dato il via ad un’onda anomale che sta colpendo gli enti. Già la nascita di qualche pensiero libero potrebbe essere una prima ricaduta. I prossimi giorni saranno fondamentali.

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