«Ci stringiamo attorno all’assessore Sergio Vetrella, sappiamo che in questo momento è molto dispiaciuto». Antonio Fasolino, presidente del Consorzio Aeroporto di Salerno-Pontecagnano, sceglie l’arma dell’ironia per lanciare una bordata violentissima, e neppure tanto velata, all’assessore regionale ai Trasporti e, più in generale, alla Regione Campania. Il Consiglio di Stato, sesta sezione (Stefano Baccarini presidente, Vito Carella consigliere estensore, Claudio Contessa, Giulio Castriota Scanderbeg e Maurizio Meschino consiglieri, ndr) ha depositato ieri l’ordinanza con la quale accoglie l’appello cautelare proposto dal Consorzio per la riforma dell’ordinanza 1994/2013 della terza sezione del Tar Lazio che aveva, di fatto, bloccato l’iter del bando per la cessione ai privati del 65 percento della società di gestione del Costa d’Amalfi. L’ordinanza di Palazzo Spada sconfessa la linea di Gesac: «Gesac, gestore totale dell’aeroporto di Napoli-Capodichino (si legge nell’ordinanza 02731/2013 , ndr) non riceve alcun pregiudizio diretto ed immediato, nonché grave ed irreparabile, dall’espletamento della gara di cessione azionaria, finalizzata alla provvista finanziaria da parte del miglior offerente per il programmato sviluppo dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano». «C’è grande soddisfazione – commenta Fasolino – perché il Consiglio di stato riconosce come meritevole la linea tenuta fino ad ora dal Consorzio: il bando poteva essere pubblicato in presenza della semplice convenzione. In questo momento mi sento di ringraziare Antonio Brancaccio e Gaetano Paolino (i legali del Consorzio, ndr) che hanno condiviso con il sottoscritto questo momento delicato facendo propria questa battaglia: con questo tipo di decisione si arriva definitivamente alla possibilità di privatizzare la parte maggioritaria della società di gestione e di affidare quindi ai privati lo sviluppo del piano aeroportuale». Si riprende, quindi, dal punto nel quale ci si era fermati: di fatto da ieri, all’atto del deposito dell’ordinanza, scattano i 60 giorni a disposizione dei due soggetti che hanno manifestato interesse (Corporacion America e proprio Gesac, ndr) all’acquisto delle quote. Potranno effettuare sopralluoghi, visionare la documentazione e presentare la propria offerta economica. Allo scadere dei 60 giorni la commissione giudicatrice valuterà le eventuali proposte. Non c’è, di fatto, un limite temporale d’azione entro il quale la commissione dovrà esprimere il proprio parere: bisogna infatti valutare il piano di sviluppo proposto e non una semplice offerta economica. E’ comunque ipotizzabile che prima della fine dell’anno si conoscerà il nome del soggetto scelto al quale verrà ceduto il 65 percento della “Aeroporto di Salerno Spa” dando ufficialmente il via alla privatizzazione. «Mai come ora – sottolinea Fasolino – bisogna fare squadra: non c’è un derby tra la festa di Piedigrotta e quella di san Matteo, parliamo di un aeroporto che dovrà portare sviluppo, innovazione, spinta occupazionale. I cittadini, il territorio, meritano un po’ di filiera istituzionale. Ecco perché sono amareggiato per l’assenza della Regione Campania in questo giudizio. Non siamo andati a difendere l’aviocampo ma il sistema aeroportuale integrato campano. Sarebbe stato auspicabile un intervento più incisivo da parte della Regione, che pure era stata chiamata in giudizio. L’interesse è di tutta la Campania. Devo dire, poi, che il Consiglio di Stato ha smentito anche la posizione del viceministro Vincenzo De Luca: è evidente che non ci volesse un decreto interministeriale. Probabilmente qualcuno gli avrà suggerito male la strategia, è stato mal consigliato. Sapevamo che era sufficiente la convenzione».
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