SALERNO. Un brutto male ne ha vinto la strenua resistenza in poco meno di un mese, privando il calcio salernitano di una figura signorile oltre che dalle indubbie competenze tecniche. Se ne è andato questa notte il prof. Vincenzo Candurro, ex estremo difensore di Salernitana e Turris che dopo aver chiuso con l’attività agonistica non ha mai appeso i guanti al chiodo diventando stimato ed apprezzato preparatore dei portieri in giro per la Campania. Da importanti settori giovanili nel beneventano e nell’avellinese con Marcello De Stefano a tante squadre che hanno fatto la storia del dilettantismo nostrano come Apice, Sanseverinese, Miranda, Castel San Giorgio ed Audax Salerno: sono tanti i portieri cresciuti sotto l’attenta guida del professore, insegnante di Storia dell’Arte e vice preside nei primi anni 2000 al liceo scientifico “G.Da Procida” di Salerno. E sono tantissimi gli atleti, non solo con le maglie numero 1, 12 o 22, che ne piangono la dipartita dopo aver vissuto esperienze ed avventura significative in sua compagnia: “Sono addolorato – ha commentato l’attuale tecnico dell’Olympic Salerno Pino Bove – Ricordiamo con affetto e commozione gli indimenticabili momenti e le tante battaglie sostenuti in questi ultimi anni con l’Audax Salerno. E’ per noi una grossa perdita”. Tra i suoi pupilli Giovanni Romeo, il talento classe ’97 Giovanni Patella che di recente si è trasferito dalla Salernitana al Gladiator ed Antonio Gargano, l’ultimo ad aver lavorato con lui insieme a Nicola Pontillo e Fabrizio Rinaldi: “Una persona seria, squisita, semplice – il ricordo di Gargano – E’ stato per me un onore averlo avuto accanto a me in tutti questi anni in cui si è sempre contraddistinto per puntualità, precisione e passione”. Un fulmine a ciel sereno che ha scosso tutti: “Voglio ricordarlo per la sua spontaneità ed il suo modo di sapersi relazionare a tutti a prescindere dal ruolo ricoperto – spiega l’ex capitano dell’Audax Luca Paraggio a nome di tutto lo storico gruppo – Ho avuto Candurro anche come professore al liceo, ho tanti flash di avventure in sua compagnia dalla gita scolastica agli allenamenti del “Settembrino”. Una persona buona, sempre disponibile e soprattutto indiscreta, preparata: un esempio positivo. Sapevo che quest’anno avrebbe voluto occuparsi dei bambini, la sua era una passione pura e gratuita senza fine”.
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