Più si avvicina il dodici giugno più la campagna elettorale si fa cattiva a Castel San Giorgio. Ne abbiamo parlato con il sindaco in carica Paola Lanzara ricandidata per il secondo mandato. Dopo che la lista che vedeva candidato Petrillo è stata definitivamente esclusa, la campagna elettorale si è di colpo infiammata con accuse anche pesanti. “Purtroppo dobbiamo amaramente registrare che mentre noi proponiamo cose da fare e parliamo di ciò che abbiamo fatto, i nostri avversari politici stanno concentrando le loro attenzioni solo sulle critiche personali. Mi dispiace, pensavo che fossero lontani o passati i tempi in cui in questo paese, la politica, si faceva inasprendo gli animi, calunniando le persone o alimentando l’odio civile. Evidentemente mi sbagliavo, ma sono felice di aver scelto metodi e comportamenti diversi. I cittadini non sono stupidi. Conoscono bene le persone. Cinque anni fa fui presa di mira con accuse pesanti e il risultato fu una vittoria mai registrata prima. E’ un buon viatico per bissare il risultato”. Lei e i suoi familiari siete i bersagli preferiti. “Io faccio politica e sono abituata a chi pensa di farla denigrando gli altri. Gli altri potrebbero anche non accettare certi metodi e procedere per le vie legali. Non escludo che ciò accada. Penso però che prima di accusare gli altri bisognerebbe guardare nei propri armadi, prima di andare a fare la spesa in supermercati bisognerebbe interrogarsi su come e perché sono avvenute alcune assunzioni, prima di riferirsi alle carte che cantano bisognerebbe portare alla gente i documenti di banche di cui il comune era socio occulto visto che le quote non figuravano neanche nei bilanci e chi ha beneficiato di queste banche. Chi si professa cattolico spesso dimentica la parabola dello scagliare la prima pietra”. E’ possibile che non si riesca a parlare di politica? “Per fare politica in primis bisogna essere chiari con gli elettori. Le liste civiche è vero che sono civiche e quindi non partitiche, ma quando la totalità dei candidati si riconosce in una area politica determinata, quando un partito rispettabilissimo la presenta, la riconosce, ebbene il movimento civico sembra la classica foglia di fico. La nostra lista civica comprende esponenti della sinistra, del centro, del centrodestra e finanche del movimentismo a cinque stelle. Senza partiti e senza riconoscimenti ma uniti da un progetto che non risponde a logiche o uomini di partito”. Ma a Castel San Giorgio vale ancora lo schieramento partitico? “E’ vero che i partiti hanno perso ogni appeal, ma mi viene da ridere pensando a chi ha vissuto una storia da sinistra, a chi ancora oggi anacronisticamente si definisce comunista e poi vota di fatto a destra. in democrazia però e tutto va bene. Non venissero però a dare lezioni o a fare i puri della politica. La decenza resta ancora un valore e anche un limite”. Lei viene accusata anche di fare inaugurazioni di cose che non vedranno mai la luce. “ La mia amministrazione ha fatto arrivare a Castel San Giorgio tanti di quei finanziamenti come non ne sono giunti mai negli ultimi 15 anni. Abbiamo avviato i lavori di scuole, caserme, strade, abbiamo eliminato centinaia di migliaia di euro di cause legali fatte da altri, abbiamo rimesso ordine nei conti disastrati che ci erano stati lasciati, abbiamo fatto il Puc dopo 40 anni di chiacchere, abbiamo ottenuto la Zona Economica Speciale per i nuovi insediamenti produttivi, abbiamo regolarizzato la questione del Metano, e nel mezzo abbiamo affrontato anche la Pandemia del Covid. Non potevamo fare umanamente di più in cinque anni. Per questo ci candidiamo a fare ancora di più e non per noi ma per i cittadini di Castel San Giorgio.”
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