Aniello Mansi è il discendente di una storica famiglia di pizzaioli: da un anno e mezzo è approdato in un nuovissimo locale nuovo di zecca a Pastena, a pochi passi dal mercato di via De Crescenzo: una vera e propria casa di vetro, che vuole testimoniare la mission del locale, ovvero la trasparenza nel servire le eccellenze del territorio su una pizza che vuole rappresentare un riuscito ibrido tra la tradizione napoletana e quella salernitana. Aniello, come nasce la tua pizzeria e qual è la sua filosofia? Il mio locale nasce nel 2017 e si pone lo scopo di offrire un prodotto innovativo e al tempo stesso ancorato alla tradizione familiare: mio nonno ha iniziato a fare pizze a 15 anni, io anche ho seguito le sue orme sin da bambino ed oggi anche i miei figli sembrano avere l’arte bianca nel dna. È la storia di un successo familiare che con piacere portiamo avanti da anni, seppur in sedi differenti. Mi sono formato al “Pazzariello”, una pizzeria da asporto sita qui a Salerno, nella quale ho acquisito dimestichezza nel lavorare con i ferri del mestiere. Mio fratello, ad esempio opera a Torrione in un locale anch’esso di grande successo. La mia nuova pizzeria è nato proprio per assicurare la capacità di lavorare su grandi numeri, che mi ha sempre contraddistinto. Quali sono le peculiarità della tua pizza? Sicuramente una grande varietà di impasti: dall’integrale a quello al kamut a quello con semi di girasole e papaveri. Non manca anche un grande spazio conferito ai celiaci, per i quali realizziamo un impasto ad hoc senza glutine. Mi interessa, pur conservando un forte legame con la tradizione familiare, sviluppare legami con il meglio dell’offerta del mercato delle eccellenze partenopee: è nata da pochissimo la pizza con il tarallo di Leopoldo, tra i dessert che serviamo ci sono anche i caratteristici “buccaccielli” della Casa Infante. Quale ritieni sia la pizza più rappresentativa del tuo locale? Sono tutte ottime, ma se dovessi consigliarne una direi senza dubbio “L’Ottava Meraviglia” con mortadella presidio Slow Food della Negrini, pesto di pistacchio di Bronte e burrata pugliese: una ventata di novità nel panorama delle pizze ma soprattutto capace di congiungere le migliori eccellenze di alcuni tra i più affascinanti territori italiani. La consiglio a tutti coloro che visiteranno il mio locale perchè riesce a valorizzare al meglio la creatività che, insieme alla mia squadra, metto in campo ogni giorno nella sperimentazione di prodotti sempre nuovi.
LA RICETTA
“Ottava Meraviglia”
Ingredienti:
Mortadella Negrini presidio Slow Food
Mozzarella di bufala Campana
Burrata pugliese
Pesto di Pistacchio di Bronte
Olio evo Colline Salernitane
Preparazione:
Disporre su un disco di impasto per pizza la mozzarella di bufala e portare a cottura (preferibilmente in forno a legna) Terminata la cottura aggiungere l’olio evo colline salernitane Dop, la granella di pistacchio di Bronte, il pesto di pistacchio, la mortadella e la burrata pugliese.