Erika Noschese
Da Mercatello al centro, passando per la zona di Pastena e Torrione, il commercio a Salerno sembra non avere più via di scampo. Negozi in vendita, in affitto, chiusi e dimenticati, la situazione sembra essere uguale un po’ in tutta la città. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola. Per un nuovo esercizio commerciale che si inaugura, due, sono in via di fallimento. La situazione sembra essere sempre più drammatica ed il rischio di dover chiudere il proprio negozio, da un giorno all’altro, è sempre onnipresente. Nello specifico, la zona più colpita sembra essere quella Orientale. A resistere sono i negozi di abbigliamento che vedono merce a poco prezzo ma, anche in questo caso, riuscire ad arrivare a fine mese sembra essere ogni giorno più complicato. Situazione simile a Torrione, a resistere – seppur tra mille difficoltà – sono i negozi di abbigliamento o i piccoli alimentari che sono però sull’orlo della chiusura. Un vero e proprio boom si sta registrando in città circa le aziende create da cittadini stranieri. Stando a quanto riferiscono i dati della Camera di Commercio di Salerno, infatti, sembrano crescere in maniera seppur modesta le aziende create da cittadini stranieri: a fine 2017, infatti, sono 7.564 le aziende create da cittadini di origine straniera. A differenza del contesto nazionale, che registra nell’ultimo anno una forte crescita di imprese straniere (3,4%), il trend provinciale risulta molto più modesto (0,7%) e anche meno intenso di quello che ha caratterizzato il complessivo sistema imprenditoriale provinciale (1,2%). La parte straniera rappresenta comunque una componente importante dell’imprenditoria per la provincia, rappresentando il 6,3% del totale. Il settore che registra una maggiore concentrazione delle aziende straniere è quello del commercio, con oltre 4.700 unità, che sono il 62% di tutte le imprese a guida straniera presenti a Salerno e provincia. In virtù di questo, sono sempre di più gli imprenditori che decidono di dar vita a negozi con merce “a tema”, come ad esempio quelli che si affittano solo nel periodo delle feste quali Pasqua e Natale per mettere in commercio merce tipica di quel periodo. Insomma. il quadro della situazione sembra essere sempre più drammatico con 1 negozi in fase di chiusura ogni 5 su per giù e la colpa sembra essere additata ancora una volta alla crisi che ha colpito il nostro paese.