A Ravello che regni solo la Musica - Le Cronache
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A Ravello che regni solo la Musica

A Ravello che regni solo la Musica

di Olga Chieffi

La musica, nata dal silenzio, non può che rinascere dal silenzio. “Un po’ di pace!” fa gridare Eduardo De Filippo a Zì Nicola, ne’ “Le voci di dentro”, dopo vent’anni di mutismo volontario e di comunicazione attraverso musicali fuochi pirotecnici, la lingua dell’ “oltre”. “Basterebbe far tutti un po’ di silenzio e riusciremmo a sentire” dice Ivo Bellini nel finale de’ “La voce della Luna” di Federico Fellini. Dopo queste ultime giornate all’insegna di “These Foolish Things”, per usare il titolo di uno standard che ci introduce nel mood del jazz classico, occorre mettere da parte narcisismi politici, machiavelli trasversali, inutili rivoluzioni e introduzioni, poiché da oggi desidereremmo ascoltare e parlare esclusivamente di musica. La parola spetta ora, a pochi giorni dal taglio del nastro della LXIX edizione del Ravello Festival, esclusivamente al suo direttore artistico, Alessio Vlad, che ne firma il cartellone, secondo rigorose linee estetiche, essenza di una concreta esperienza musicale, racchiuse in un dialogo tra paesaggio e performance, tradizione e innovazione, rarità nella proposta e nelle interpretazioni, cercando di spingersi e spingerci in nuove sperimentazioni, articolando maggiormente i percorsi d’ascolto, con l’obiettivo di offrire una visione caleidoscopica e, il più possibile completa, della Musica. Ecco l’urgenza di abbandonare quest’aurea di rigidità e di falso ordine, che ha portato a beghe d’infima tacca, per tentare di scoprire formazioni e musicisti che consentiranno ai suoni di essere se stessi. Sarà l’Idillio di Sigrifido ad inaugurare il cartellone, evocando quell’iniziale Festival wagneriano, diretto da Kent Nagano con la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, che andrà avanti fino al 28 agosto con circa trenta eventi, tra cui due concerti in omaggio ad Enrico Caruso e uno ad Astor Piazzolla, tre recital pianistici che vedranno protagonisti Stefano Bollani il 6 luglio, con le piano variations sui temi di Jesus Christ Superstar, Igor Levit, il 28 agosto e, per la prima volta a Ravello, Maurizio Pollini l’8 agosto una delle leggende della musica, una delle figure più rappresentative del nostro Paese; il nuovo spettacolo di e con Elena Bucci e Chiara Muti per celebrare l’anno dantesco, e ancora cinque concerti con i gruppi cameristici dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che sarà sul palco, con la direzione di James Conlon, anche per il tradizionale e attesissimo Concerto all’alba dell’11 agosto. Ad alternarsi sul palco della Città della Musica, l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli il 4 luglio, con un programma tutto beethoveniano diretto dall’israeliano Dan Ettinger; la Slovenian Philharmonic Orchestra, l’11 luglio, sotto la guida di Charles Dutoit, in un omaggio a Stravinsky nel cinquantesimo dalla scomparsa, con il ritorno a Ravello di Martha Argerich in qualità di solista; la Filarmonica di Benevento, si presenta sotto la direzione di Fabio Bondi 17 luglio. Debutto a Ravello dell’ensemble Les Musiciens du Louvre 24 luglio guidato da Marc Minkowski con un programma tutto mozartiano e il grande ritorno di Valery Gergiev con la sua Orchestra del Mariinsky per due serate del 23 e 24 agosto con in programma la suite dal Romeo e Giulietta di Sergej Prokofiev, una pagina in cui si potrà apprezzare la creazione del suono dal nulla, nell’assolutezza del sentire dello “czar”. Spazio anche alle orchestre giovanili con due eccellenze assolute del panorama internazionale, oltre alla già citata Orchestra Cherubini, la Gustav Mahler Jugendorchester, che torna a Ravello il 21 agosto, diretta da Manfred Honeck già assistente di Claudio Abbado proprio alla guida della GMJ e oggi tra le bacchette più prestigiose al mondo. L’omaggio ad Enrico Caruso, in occasione del centenario dalla scomparsa, il Festival si è affidato a tre eredi contemporanei del Maestro, Juan Diego Flòrez, Lawrence Brownlee e Michael Spyres. Juan Diego Flòrez, il 29 luglio, si esibirà accompagnato dall’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, diretta da Nikolas Nägele con la partecipazione di Marina Monzò; Lawrence Brownlee e Michael Spyres, due stelle del Metropolitan di New York invece, saranno in scena il 1 agosto con la Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”, diretta da Michael Balke. Per l’omaggio ad Astor Piazzolla, nel centenario dalla nascita, alla ribalta il Quinteto Astor Piazzolla il 22 luglio, formazione che da oltre venti anni esegue in tutti i teatri del mondo gli inestimabili arrangiamenti autografi del genio argentino; ad affiancare Pablo Mainetti e compagni, la Filarmonica Salernitana diretta stavolta da Andrés Juncos.