A Cava corsi di formazione e incarichi fantasma - Le Cronache Attualità
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A Cava corsi di formazione e incarichi fantasma

A Cava corsi di formazione  e incarichi fantasma

Un altro po’ di aggiornamenti sullo straordinario scandalo della sottrazione milionaria dalla cassa comunale. Sappiamo come sono andate le cose, le abbiamo raccontate nel dettaglio, per quanto possibile. Moltissime altre sfuggono, è normale. Francesco Sorrentino, battezzato all’epoca del sindaco di centrodestra Marco Galdi e poi finito con la tessera del Pd in tasca (pare che questa tessera sia come la «Gyza», la tassa che i non musulmani devono pagare nelle società islamiche per vivere tranquilli), ha fatto ricorso ex art.700, cioè con procedura d’urgenza, al giudice del lavoro per vedersi reintegrato nel posto di dirigente dal quale era stato rimosso a valle, peraltro, di anni di confidenza col livello politico dell’amministrazione Servalli e quella di Capaccio con Alfieri: cosa che, oggettivamente, appare perfino ingiusto non sottolineare visto che Sorrentino non avrebbe potuto fare ciò che gli si contesta abbia fatto senza una sorta di lasciapassare, esattamente com’è accaduto al Cfi. Anche per quest’ultimo, del resto, sembra che nessuno intenda chiedere conto anche ai sindaci soci-proprietari (Conte, Alfieri e Napoli) di ciò che i rispettivi delegati facevano o non facevano nel Cfi. Poi c’è stata la sospensione dell’altro dirigente, Romeo Nesi, destinatario di quattro bonifici da circa 20mila euro cadauno ordinati, sembrerebbe, da Sorrentino: Nesi, però, ha restituito le cifre prima che gli venissero contestate, dettaglio non secondario in un contesto generale impazzito. Tornando al cuore del problema osserviamo l’ennesima stranezza, una di quelle che inducono a ripetere la domanda iniziale: succedevano davvero certe cose? Dall’usciere al primo cittadino nessuno ha avuto sospetti o dubbi? Eppure nei posti di lavoro, specie quelli pubblici, ancor di più dove la politica mostra debolezze di struttura, non sfugge una virgola, tutti osservano tutto, tutti denunciano tutto, in anonimato o quasi, tutti spifferano tutto, insomma ci siamo capiti. La «cometa» che nessuno vedeva e i corsi di formazione fantasma Qualche giorno fa abbiamo raccontato della società maceratese “Halley”, fornitrice dei servizi informatici per la gestione della contabilità e finanziaria del comune. Non risulta il suo coinvolgimento nella faccenda giudiziaria, risulta invece la compresenza di determinate circostanze. Abbiamo pure già raccontato che negli uffici finanziari del Comune, quelli cioè governati da Sorrentino, fosse costante la presenza di un dipendente di questa importante ditta fornitrice. A che titolo fosse lì non ce l’hanno saputo spiegare le fonti consultate, ci hanno solo dato per certa la cosa. Nel frattempo si scopre che non solo il dipendente della Halley è stato allontanato fulmineamente dal Municipio appena lo scandalo è scoppiato, ma pure che godeva di un appannaggio pubblico per tenere corsi di formazione al personale, il che potrebbe giustificare, a quel punto, almeno in parte la presenza in ufficio. Corsi di formazione che, però, nessuno ha visto tra gli impiegati comunali: questa cosa potrebbero spiegarla il sindaco o l’assessore alle Finanze che, dicono, fosse spesso presente in ufficio accanto a Sorrentino e a questo misterioso dipendente double-face, il quale sembra partecipasse anche alla stesura del bilancio. A ciò si aggiunga che tra le richieste di restituzione dei soldi al Comune, già in parte rientrati, c’è anche quella fatta a questo stesso impiegato privato che lavorava nell’ufficio pubblico. Il suo nome è Nicola Paciello. I soldi però li hanno chiesti anche a tale Simona Paciello e a tale Annalisa Marino, che con il primo potrebbero essere imparentate. Quindi, se i dati captati non sono sbagliati il Comune di Cava per quattro anni avrebbe pagato anche costoro e ora chiede i soldi indietro. Per ultimi ma non ultimi, ci sono ulteriori privati cittadini che si sono visti recapitare la richiesta di restituzione dei soldi arrivati loro dal Comune in maniera illecita: si tratta di tali Aureliano Iovine e tale Lucia Vincenza Picarone. Una storia fantastica, viene da sperare che si tratti di un gigantesco equivoco. pep.rin.

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