Sempre attaccati alla (nobile) gonnella - Le Cronache
Editoriale Ultimora

Sempre attaccati alla (nobile) gonnella

Sempre attaccati alla (nobile) gonnella

di Tommaso D’Angelo

Un mio fondo di qualche anno, anno fa, suscitando non poche polemiche e risentimenti, dal titolo “Attaccati ad una gonnella” fotografava l’ennesimo stato di incertezza in cui versava il centrodestra per la scelta del candidato a sindaco da opporre a De Luca. E la gonnella, quella di Mara Carfagna, già deputata, e nel cuore dei salernitani che batteva a destra, era la carta da giocare per spodestare sua maestà Vincenzino I. Settimane di grande incertezze fino al classico no grazie, con tanto di candidato di fortuna e naturale vittoria di Vincenzino, anche con i voti dei delusi del centrodestra, orfano all’epoca della Lega e di Fratelli d’Italia. A distanza di tanti, tanti anni, ecco che ricompare la gonnella, che sarà certamente più nobile visto il suo ruolo di Ministro, irrompere o rompere a secondo dei giudizi dei rumors, nel puzzolente stagno di Forza Italia e di quello che ne rimane. Un partito sul cui cadavere continuano a danzare macabramente i vari Martusciello e Caldoro, alla ricerca della divisione dell’atomo nelle 5 province della Campania. Una guerra di straccivendoli per assegnare i ruoli di coordinatori provinciali: ad esempio ad Avellino, dove il partito è da prefisso telefonico, verrà riconfermato Cosimo Sibilia. A Salerno l’idea è quella di affidarsi all’usato sicuro, ad Enzo Fasano, il quale in queste settimane, pur non avendo un ruolo ufficiale, ha tentato di riportare gli azzurri al centro del tavolo del centrodestra. Il suo lavoro ha portato almeno ufficiosamente il partito sulle posizioni di Michele Tedesco: per l’ufficialità manca ovviamente la sua nomina onde evitare un domani, nel caos generale degli azzurri quasi orfani di Berlusconi ricoverato a Milano, di essere smentito nelle scelte. E difatti non si era sbagliato, almeno stando ai rumors azzurri. La Carfagna avrebbe chiesto al commissario  De Siano, meno famoso di Montalbano, di mettere a riposo Fasano e sistemare il deputato Gigi Casciello come vicario. Dicono sempre i rumors che De Siano si sia guardato bene di accontentare il Ministro, prendendo tempo e puntando ancora su Fasano. Intanto però la nomina non arriva e il centrodestra, tranne l’Udc, si trova impallinato, considerando che la Lega non sa come dire a Santoro che non vuole candidarlo. Almeno quella parte legata a Peduto e Tommasetti. Se è vera la telefonata  non si comprende bene il motivo, avendo Mara, pardon il ministro Carfagna, detto in pubblico più volte di non volersi interessare di Salerno e delle sue vicende come poi in pratica ha sempre fatto. Oltre ogni ragionevole dubbio.

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