Tre talenti di Castellabate alla scuola della Scarlatti - Le Cronache
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Tre talenti di Castellabate alla scuola della Scarlatti

Tre talenti di Castellabate alla scuola della Scarlatti

Lorenzo Manente, trombone, Matteo Giannella, clarinetto, e Roberto Sergi, trombone, sono stati ammessi al corso di formazione presso l’Orchestra “Scarlatti Junior” di Napoli, ravvivando la grande tradizione musicale del paese cilentano

 Di OLGA CHIEFFI

Tre giovanissimi musicisti di Castellabate, Lorenzo Manente, trombone, Matteo Giannella, clarinetto, e Roberto Sergi, trombone, sono stati ammessi al corso di formazione presso l’Orchestra “Scarlatti Junior” di Napoli, tenuto dal clarinettista Gaetano Russo. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco facente funzioni di Castellabate Luisa Maiuri: «Una bellissima notizia. Tutti e tre i giovani musicisti si sono formati all’interno della scuola del “Concerto bandistico Santa Cecilia”, un’associazione che con grande dedizione continua a rappresentare un punto di riferimento culturale di ottimo livello nel settore musicale. E’ una soddisfazione in più. Questa è la nuova generazione che ci piace, un modello positivo di impegno, talento e passione». E’ un bene che le istituzioni del comune di Castellabate, una cittadina musicale, finalmente, guardino alla storia musicale di questa perla della costa cilentana, che ha da sempre sfornato ottimi strumentisti e riconosciuti artisti. I tre ragazzi, che ascolteremo speriamo al più presto live, sono il prodotto della scuola civica di musica , dell’Associazione Concerto bandistico “S.Cecilia” di Castellabate, che vanta oltre 160 anni di storia, oggi diretta dal trombettista e compositore Leo Capezzuto. I tre ragazzi, i quali hanno già affrontato diverse esperienze d’assieme, sono soltanto il tassello ultimo e di una infinita “partitura”, che immaginiamo per sempre work in progress, essendo le arti continua ricerca, contaminazione, emozione, racchiudente diverse gemme, tra cui ne cito una, che fa riferimento al nome di Francesco Florio, figlio di Castellabate, mai adeguatamente ricordato nel suo paese natale, il quale, per la stima che il mondo musicale gli riconosceva e a quel carisma che solo i grandi musicisti posseggono, riuscì, nel corso della sua ferace esistenza, a realizzare grazie al suo carattere fiero, combattivo, tenace e alla vasta formazione musicale, il progetto di istituire, qui a Salerno, la prima cattedra nazionale per l’insegnamento del Sassofono nei Conservatori. Risultato importante, che supera la mera valenza pionieristica, poiché in esso possiamo rintracciare uno dei momenti più significativi della storia italiana di questo giovane strumento. Ai ragazzi, va il nostro personale augurio, di continuare sulla strada tracciata, con grande abnegazione, raggiungendo pari statura, musicale e umana.