Non è stato portato a termine l’interrogatorio di garanzia di Giovanni Marandino, fissato nella giornata di venerdì, in remoto, dal centro medico del carcere di Secondigliano, dove l’ex cassiere di Cutolo è detenuto per motivi di salute dopo l’arresto per usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria. L’interrogatorio è stato sospeso in quanto le condizioni dell’84enne hanno indotto i suoi legali, Enrico Giovine ed Arnaldo Franco, ad avanzare al gip Alfonso Scermino una richiesta di perizia medica e psichiatrica. L’ex boss della Nco, verserebbe in uno stato avanzato di demenza senile incompatibile con il regime carcerario, proponendo l’alternativa degli arresti domiciliari a casa della sorella, che non vive a Capaccio Paestum, città dove Zi’ Ninuccio ha ancora un grande influenza criminale secondo gli inquirenti, circostanza che ha portato ad imporgli il carcere seppur ultraottantenne.
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