La polizia colombiana ha arrestato ieri, presso l’aeroporto di Bogota’, Bruno Humberto Damiani, detto ”il brasiliano”, latitante dal 2011 e ricercato dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Salerno che lo ritiene – spiega una nota – un testimone chiave nel caso ancora aperto dell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco anticamorra di Pollica, assassinato nel 2010. Secondo gli inquirenti l’arrestato ”potrebbe fornire elementi importantissimi” relativi all’omicidio Vassallo. Gli investigatori colombiani erano sulle tracce di Damiani dopo che la Direzione distrettuale antimafia di Salerno aveva accertato che l’uomo era solito spostarsi tra il Brasile, che non avrebbe mai concesso l’estradizione, e la Colombia. E’ stato possibile localizzare il latitante grazie all’analisi dei traffici telefonici internazionali e delle movimentazioni dei passeggeri sugli aerei. “Il brasiliano” era destinatario di un provvedimento cautelare per due tentate estorsioni commesse nel 2006 in concorso con Giuseppe Stellato detto “Pappacchione”, ai danni di un locale notturno di Eboli e di una ditta attiva presso il mercato ittico di Salerno. Proprio per questo procedimento, il gup di Salerno aveva concesso, nel 2012, la richiesta per l’esecuzione dell’arresto alle autorità colombiane, mentre la Dda aveva ottenuto l’estensione in ambito internazionale. Nell’ottobre 2011, “il brasiliano” era rimasto coinvolto in un’inchiesta sullo spaccio di sostanze stupefacenti a Pollica e altri paesi balneari della costa cilentana. Damiani è stato più volte chiamato in causa proprio in merito al commercio di droga duramente contrastato da Angelo Vassallo nell’estate 2010. Si sono così potuti ricostruire i rapporti che Damiani aveva intrattenuto con una famiglia di albergatori di Pollica-Acciaroli e alcuni pregiudicati dell’area nord di Napoli, proprio nelle ore immediatamente precedenti e successive all’omicidio del sindaco-pescatore. Circostanze che devono ancora essere chiarite. Dopo la cattura, adesso sono in corso le procedure utili all’estradizione del latitante per consentire il suo trasferimento in Italia dove, secondo chi conduce le indagini, potrà fornire elementi “importantissimi” sull’omicidio del sindaco Vassallo.
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