di Pina Ferro
L’ex sindaco di Eboli, Massimo Cariello, resta agli arresti domiciliari. E’ stata, infatti, rigettata la richiesta-bis di ritorno in libertà presentata al Tribunale del Riesame di Salerno, dall’ex primo cittadino ebolitano. Cariello è agli arresti domiciliari dal 9 ottobre scorso per le accuse di corruzione ed abuso d’ufficio ed attende l’inizio del processo con giudizio immediato, fissato per il 18 gennaio prossimo, davanti ai magistrati della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno. Il riesame bis era stato chiesto dal Pubblico ministero e riguardava sempre la posizione di Massimo Cariello ma in relazione alla vicenda Birolini. Il magistrato aveva chiesto la misura cautelare anche per tale vicenda. Il Riesame ha respinto la richiesta. Il tribunale del Riesame si è anche espresso sulle altre richieste presentate dalla Pubblica accusa. E’ stato accolto l’appello del Pm per Birolini e per Napoli per i resti di abuso d’ufficio e violazione di norme urbanistiche. A entrambi è stata applicata la misura dell’interdizione dai pubblici uffici Ridotta a 5 mesi la sospensione dal servizio per Sasso e D’Smbrosio. Intanto, c’è attesa per l’inizio del processo a carico di Massimo Cariello fissato, con giudizio immediato, per il prossimo 18 gennaio. Le ipotesi di reato, a carico dellìex sindaco di Eboli, nell’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore capo di Salerno Giuseppe Borrelli, sono di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio e falso ideologico. Al centro dell’inchiesta procedure concorsuali per assunzioni di persone vicine al sindaco.