di Fabio Setta
Una brutta sconfitta per chiudere il 2020. La Salernitana ha interrotto la striscia positiva in quel di Monza, sopraffatta dalla maggior qualità della squadra cara a Berlusconi e Galliani. Era la sfida tra la squadra che ha il maggior possesso palla e quella che ne ha di meno e alla fine l’ha vinta quella abituata più a fare gioco, ovvero il Monza di Brocchi. Al di là dei due stili di gioco, in campo si è vista soprattutto una differente cifra tecnica tra le due squadre. Ai granata, schierati con lo stesso undici della vittoria a Venezia, non è bastata quindi la consueta grinta, carattere o la palla lunga su Djuric. Non è arrivato l’episodio favorevole e per i granata è arrivata una sconfitta che non ridimensiona certo quanto fatto finora ma in chiave mercato deve far riflettere la società. Più che errori di formazione, la Salernitana nel primo tempo ha pagato un approccio troppo passivo al match
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