di Giovanni Falci
Le partite perse a tavolino di Napoli e Reggiana aprono una seria riflessione giuridica sulla prepotenza della FIGC, e, più in generale, del mondo dell’economia su quello della salute e della vita delle persone. Esiste, infatti, una legislazione comunitaria, c.d. CEDU in acronimo, che ha un rango nella gerarchia delle norme giuridiche superiore alla Legge nazionale. In materia di salute delle persone, se èvero che sul piano “regionale” europeo la tutela del diritto alla salute passa anche per la CEDU (mi riferisco agli articoli 2, 3 e 8 della Convenzione) e la Corte europea dei diritti dell’uomo, nonché per la Carta dei diritti fondamentali dell’UE (art. 35), èaltrettanto vero che tale tutela trova il suo spazio più esteso e privilegiato nella Carta sociale europea che contempla, sin dal 1961, una disposizione dedicata espressamente al “Diritto alla protezione della salute” (Articolo 11).