Commemorazione al Viminale per Luigi Morello, il comandante dei vigili del fuoco di Sala Consilina, nella zona rossa del Vallo di Diano in provincia di Salerno, deceduto ieri. Era positivo al coronavirus. “Assieme al capo dei vigili del fuoco Fabio Dattilo, al capo dipartimento dei vigili del fuoco Salvatore Mulas e, collegati in videoconferenza, insieme a tutti i direttori regionali del corpo, abbiamo dedicato un minuto di silenzio al vigile del fuoco Luigi Morello. Al termine del doveroso omaggio, c’e’ stata l’occasione per ribadire l’importanza del ruolo che il corpo sta svolgendo in questa drammatica circostanza, offrendo prova di grande dedizione al servizio”. Cosi’ il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. “È questo il momento per ribadire l’importanza di esortare i cittadini al rispetto delle regole, restando a casa ed evitando contatti, anche per chi invece e’ costretto dalla propria funzione ad uscire di casa. A chi sta lavorando sul campo, un campo quantomai rischioso, voglio dire: tenete duro – aggiunge il sottosegretario – abbiamo in queste ore pianificato la piu’ capillare distribuzione dei dispositivi di protezione arrivati in Italia in questi giorni. Presto sanitari e forze dell’ordine e tutte le figure coinvolte nell’emergenza in prima linea saranno dotati di ogni strumento per proteggersi. E’ una buona notizia, finalmente milioni di mascherine raggiungeranno ogni singolo operatore”. A dare l’ultimo saluto al loro amato collega anche Rosa D’Eliseo, comandante dei Vigili del Fuoco di Salerno, che attraverso una lettera diffusa ha voluto ricordare il “capo” dei pompieri di Sala Consilina, come ama definirlo nelle sue poche righe: “Con grande dolore devo comunicare a tutti Voi che il nostro caro collega Luigi, oggi ci ha lasciati”, inizia così la nota del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Rosa D’Eliseo dopo aver appreso la notizia della scomparsa del Comandante dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Sala Consilina Luigi Morello. “Da giorni seguivamo con apprensione, ma anche con molta speranza, l’evolversi del suo stato di salute, pregando che il Signore potesse aiutarlo in questa grande e difficile sfida…., non è stato così e oggi piangiamo insieme la grande perdita ed il vuoto che si è creato tra noi Una vita vissuta da pompiere, sempre tra il fuoco, gli interventi e in mezzo alla gente della sua amata Teggiano dove era riconosciuto come il “Capo” dei pompieri di Sala Consilina. Nella mia mente corre il giorno della deposizione dei fiori alla statua di S. Cono, quando orgoglioso volle salire personalmente sulla scala per apporre la corona sull’obelisco, orgoglioso di essere cittadino di Teggiano, religioso e rappresentante del nostro amato Corpo. Io lo guardai con fierezza pensando in cuor mio che incarnava il vero spirito dei Vigili del Fuoco”.
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Carmine Cerasuolo torna libero L’altro ieri ha lasciato il carcere
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