I finanzieri del Comando Provinciale di SALERNO hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni, fino alla concorrenza di circa un milione e 800 mila euro. Il provvedimento ha riguardato la fondazione senza scopo di lucro “Giambattista Vico”, i due rappresentanti legali succedutisi nel tempo e tre imprenditori agropolesi. Le ipotesi di reato sono frode fiscale e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’operazione, denominata “Vico Nero”, e’ scaturita da un controllo fiscale effettuato nei confronti della fondazione che ha sede a Vatolla di Perdifumo . Gli accertamenti hanno riguardato un finanziamento erogato dalla Regione Campania per quasi 300mila euro, per lo sviluppo di “imprese innovative nel settore del turismo sostenibile e rigenerativo e nelle attivita’ correlate”. Dalle indagini effettuate dai finanzieri di Agropoli (SALERNO) e’ emerso che “la fondazione, pur di accedere al contributo regionale, tra il 2014 ed il 2016 ha utilizzato – spiega in una nota il procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Antonio Ricci – delle fatture false emesse da tre imprenditori cilentani (tra questi, il figlio di uno dei rappresentanti legali dello stesso ente “noprofit”), per un importo pari alla somma poi percepita”. In particolare avrebbero ricevuto una fornitura di computer ed arredi che, in realta’, non sono stati rinvenuti presso la sede della fondazione e non sarebbero mai stati acquistati. Gli accertamenti hanno consentito anche di constatare che la Onlus “ha omesso di dichiarare redditi per quasi 4 milioni di euro, con un’evasione d’imposta di circa un milione e mezzo di euro”. Secondo l’accusa, inoltre, i rappresentanti legali della fondazione hanno gestito i conti correnti in maniera del tutto personale, con bonifici effettuati a proprio favore senza alcun motivo valido. I finanzieri hanno accertato anche che “uno degli amministratori ha ceduto 26 quadri di valore, di cui 11 del noto pittore Giovan Battista Piranesi, nonche’ 10 cartine geografiche antiche, ad una societa’ in liquidazione, riconducibile a lui ed alla moglie, senza che la fondazione abbia ricevuto in cambio alcun corrispettivo”. La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha disposto la perquisizione della sede della fondazione e di altri locali nella disponibilita’ del rappresentante legale, allo scopo di rinvenire denaro, preziosi, altri beni mobili, oltre che documentazione bancaria utile a individuare ulteriori disponibilita’ finanziarie. Sono state, quindi, sequestrate le somme di denaro rinvenute sui conti correnti dei cinque indagati e il castello “Palazzo de Vargas”, di proprieta’ della Fondazione Giambattista Vico, sito nel comune di Perdifumo con i relativi arredi, per un valore pari alla piena concorrenza della somma indicata nel decreto.
Articolo Precedente
Coronavirus e informazione: Cronache scende in campo
Articolo Successivo
Coronavirus: in chat dati personali contatti deceduto, denuncia a Bellizzi
Categorie
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
- Salerno
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco