Il mondiale di Superbike 2019 è iniziato il weekend del 23 e 24 febbraio con la prima prova del calendario sul circuito di Phillip Island in Australia. A partire dal fine settimana di corse sul tracciato australiano è apparso subito chiaro come la posizione di dominio del campione in carica Jonathan Rea, vincitore delle ultime quattro edizioni del mondiale di Superbike (eguagliato il record del connazionale britannico Carl Fogarty, autentica leggenda di questa categoria) in sella alla sua Kawasaki ZX-10RR, possa in questa stagione essere messa in forte discussione dall’irruzione nel panorama della SBK di Alvaro Bautista, pilota spagnolo ingaggiato dal team Ducati Aruba.it Racing.
Il dominio di Bautista si evince anche guardando le quote superbike a disposizione su Eurobet.it: il successo del pilota spagnolo è quotato a 1,05 e viene dato praticamente per certo. La vittoria del quinto titolo da parte di Jonathan Rea, a questo punto molto difficile, è quotata a 8,00. Il britannico è l’unico pilota con una quota abbastanza vicina a Bautista, poi c’è una vera e propria spaccatura con Lowes e Van der Mark a 41,00 e 51,00. Irrisorie le speranze per il nostro connazionale Marco Melandri, quotato addirittura a 301,00.
Bautista, proveniente dalla MotoGP dove correva sempre su una Ducati appartenente al team clienti di Angel Nieto e vincitore di un mondiale nella vecchia classe 125 nel 2006, ha avuto un impatto devastante sul campionato di Superbike: nelle quattro tappe del mondiale sin qui disputate in Australia, Thailandia, Spagna e Paesi Basse, il pilota originario di Talavera de la Reina, ha trionfato in ben 11 gare su 11 (in Olanda a causa del maltempo la Superpole Race non si è disputata per consentire il recupero di Gara 1).
Lo strapotere del pilota spagnolo fino a questo momento sembra difficilmente contrastabile da qualsiasi altro centauro. Oltre alla bravura di Bautista, molti meriti appartengono alla Ducati che ha recentemente festeggiato il traguardo delle 350 vittorie in Superbike. La Ducati Panigale V4 R fino ad ora è la moto che ha destato la maggiore impressione aiutando Bautista a imporre la propria egemonia sul campionato di Superbike.
Non tutti però hanno preso sportivamente il dominio di Bautista e della Ducati: recentemente sia Jonathan Rea, sia la Kawasaki hanno rilasciato alcune dichiarazioni abbastanza pepate. “Devo complimentarmi con Alvaro, per ora non c’è rivalità. Dobbiamo accettarlo e aspettare piste più favorevoli per noi” ha detto al quotidiano spagnolo Marca. “In passato mi sono trovato io nella sua situazione, è ovvio che preferirei vincere ma per ora bisogna riconoscere che stanno facendo un gran lavoro. Certo se dominasse sempre lui con la sua moto sarebbe un disastro per la Superbike”.
Più dure le parole del team Kawasaki che ha definito la Ducati Panigale V4 R in tutto e per tutto una moto da MotoGP e non una moto stradale come dovrebbero essere le Superbike: “Il loro motore viene dal campionato di MotoGP, il loro intero pacchetto è da MotoGP, con gomme Pirelli”, ha dichiarato il progettista della verdona Ichiro Yoda che reputa ormai andata la stagione: “Raggiungere la Ducati in questa stagione sarà difficile. Anche se ci fosse concesso di utilizzare parti in concessione, saremmo comunque limitati, sarebbe impossibile raggiungere le loro prestazioni”.