CAVA DE’TIRRENI. Si allarga a Cava de’Tirreni la protesta contro la Tares mentre il primo cittadino Marco Galdi ribadisce che “le tasse vanno pagate e non si può fare altrimenti”. “Quest’anno il prelievo è stato di circa 13 milioni 700 mila euro, ma l’anno prossimo la tassa aumenterà di nuovo e in due anni si arriverà a 15 milioni di euro”, ha però denunciato il consigliere comunale del Pd, Vincenzo Servalli. Intanto i cittadini cavesi stanno organizzando un flash mob della “monnezza” per domenica mattina alle 11.30 davanti al Palazzo di Città, e l’associazione Città Democratica ha lanciato la proposta di una class action per la restituzione di parte della Tarsu degli anni scorsi. Dopo la petizione depositata in Comune da 400 imprenditori metelliani, mezza città scende sul piede di guerra contro le tasse troppo alte. Nonostante Cava sia anche quest’anno nella classifica dei Comuni “Ricicloni”, i benefici di cui tanto si parlava durante la promozione della raccolta differenziata sembrano inesistenti. La denuncia è venuta dal consigliere del Pd, Vincenzo Servalli, che ha avanzato la proposta di abolire la differenziata. “Quello che registriamo oggi è il fallimento del modello di raccolta e di smaltimento dei rifiuti fondato sulla differenziata”, ha dichiarato Servalli, “quel meccanismo doveva avere come effetti un miglioramento della qualità del servizio, e progressivamente una riduzione del costo. Quest’effetto nella nostra città non si è verificato”. “In una delle recenti commissioni bilancio”, ha poi denunciato Servalli, “il responsabile del settore ci ha confermato il trend in aumento esponenziale del costo del servizio anche negli anni prossimi. Quindi io propongo che si riveda il modello di raccolta e di smaltimento di rifiuti della nostra città. Vorrei che si aprisse una discussione in cui si prendessero in considerazione diverse ipotesi e proposte”. Ad opporsi alle troppe tasse è anche l’associazione Città Democratica, il cui consigliere, Luigi Gravagnuolo, ha annunciato: “grazie al recupero dell’evasione degli anni scorsi il Comune ha accertato crediti per oltre 12 milioni di euro maturati tra il 2010 e il 2012. Di questi circa 5 milioni sono stati già riscossi. Questi soldi devono essere immediatamente restituiti ai contribuenti onesti che negli anni scorsi hanno pagato di tasca propria anche la quota non pagata dagli evasori”. E mentre dunque CD lancia una class action per la restituzione di ciò che i cavesi hanno pagato più del dovuto, un comitato spontaneo di cittadini ha lanciato su Facebook un’iniziativa che in poche ore ha superato le 200 adesioni: portare domenica mattina alle 11.30 i propri sacchetti di spazzatura davanti al Comune per protestare, dicono gli organizzatori, “contro l’aumento ingiustificato della Tares del 30%”.
Sara Monetta