La violinista di Campagna arricchisce il palmares di famiglia andando a conquistare a Castrocaro Terme la finale dedicata ai futuri virtuosi classici e barocchi
Di OLGA CHIEFFI
Non c’è fine ormai al palmares della famiglia Gibboni. Dopo il terzo posto di Giuseppe al concorso Internazionale George Enescu, è toccato ad Annastella tenere alto il nome del Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno alla XXI Rassegna dei migliori diplomati d’Italia, sia del settore classico che barocco, svoltasi qualche giorno fa a Castrocaro Terme. La violinista Annastella Gibboni, diplomatasi con lode e bacio accademico, nella classe del M° Maurizio Aiello, ha avuto ragione del violista Leonardo Taio, del violoncellista Andrea Nocerino, della pianista Sabina Sellitri e del sassofonista Francesco Ronzio, aggiudicandosi a pari merito il primo premio con il cellista Luca Giovannini rappresentante del Conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo, mentre nella sezione barocca, sugli scudi il soprano Ludovica Casilli dal “Tito Schipa” di Lecce e Lara Cocca, virtuosa del flauto traversiere, dall’ “Alfredo Casella” di L’Aquila. Unanime il giudizio della prestigiosa giuria composta dai direttori artistici, il violinista Roberto Noferini, dalla clavicembalista Chiara Cattani, sua moglie e dal percussionista Daniele Sabatani, con Davide Bertozzi, Oboe, Tatyana Deymundt, Pianoforte, Silvia Rambaldi, Clavicembalo, Luca Rasca, Pianoforte, Jacopo Rivani, Direzione d’orchestra, Cristiano Rossi, Violino, Daniele Rossoli, Corno, Daniele Sabatani, Percussioni, Denis Zardi, Pianoforte. Primo alloro in 21 edizioni per il nostro conservatorio, che rimarrà inciso in un cd che sarà distribuito dalla rivista Suonare, mediapartner della rassegna promossa dalla scuola di musica Rossini di Terra del Sole, che ne detiene la paternità sin dalla fondazione, dall’associazione Maioliche Musicali, che ne cura l’organizzazione e la direzione artistica, con il supporto di Entroterre e del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, in cui si potrà ascoltare Annastella Gibboni eseguire in duo con la madre Gerardina Letteriello, il diabolico Niccolò Paganini di God Save the King, Variazioni che sgomentano per la loro complessità, melodie e bicordi eseguiti con l’arco, mentre la mano sinistra pizzica il basso, pizzicato rapido e trilli sul cantino con la sola mano sinistra, mentre l’arco accompagna tenendo lunghi suoni sulla terza o quarta corda vuote e il Pablo de Sarasate dello Zigeunerweisen op.20, dal clima rapsodico, quasi improvvisato, “zingaresco”, pezzo di bravura estrema che si sottende, che oscilla tra momenti cantabili e slanci vitalistici.