Il cavaliere orange s’impone nel piccolo gran premio, mentre al galoppatoio la vittoria nella 145 small tour è per l’italiano, noto come “Master of Faster”, Gianni Govoni in sella a Quicksilver. La sei Barriere è ancora appannaggio del campione olandese numero uno al mondo.
Dal nostro inviato GIULIA IANNONE
Il sabato romano si apre con due acuti tricolori. La prima gara di giornata, svoltasi nell’arena galoppatoio, una 145 KepItalia competition against the clock, vede ritornare in vetta “Il Signore della velocità” : l’impareggiabile Gianni Govoni che in sella al nuovo grigio Quicksilver –e mai nome fu più adatto alla situazione!- (2006 –Esp) con il quale il cavaliere di Carpi ha fermato il cronometro a 56.75. Nessuno più veloce, ovviamente. Gli ha tenuto testa Giampiero Garofalo su Emo ( 2009-Ned) con il tempo di 59,18. Terza posizione per l’irlandese fenomeno, il talentuoso Bertram Allen su It’s Me che ha chiuso a 59,47. Intanto nell’arena Piazza di Siena, è Bruno Chimirri,- il protagonista principale della Coppa delle Nazioni di ieri, che si è decisa a favore dell’Italia grazie al suo netto su Tower Mouche- oggi ha festeggiato l’affermazione di Contenta della Verdina, una femmina italiana allevata in Calabria, nella categoria MIPAAF, una 140 over two rounds competition, con doppio netto e 36,49 tempo della seconda manche. Alle sue spalle Luca Maria Moneta su Belize du Marais , soggetto francese che ha chiuso con doppio netto ed il tempo di 37.04. Gradino basso del podio per Nicola Bellacicco su Kaiman Boy con il tempo di 37.24. La 150/155 Loro Piana, competition against the clock and jump off ,vede il trionfo assoluto dell’olandese , numero uno al mondo, Harrie Smolders su Cas 2 (2007-Bel) per loro un doppio netto pulito, elegante, veloce in grado di arrestare la lancetta del cronometro a 34.14 . Assolutamente imprendibile! In tanti hanno provato a fare meglio, stringendo, accelerando, togliendo tempi nelle linee, ma niente da fare. Lo svizzero Steve Guerdat, con il suo solito charme e monta da manuale, ha chiuso a 35.04 agguantando la seconda posizione in sella ad Alamo ( 2008-Mex), mentre la terza posizione è stata conquistata da Emanuele Gaudiano, tenace e volitivo come sempre, in versione Chalou (2009-Ger). “Cas è un cavallo di grande cuore, competitivo e rispettoso , in più ci conosciamo molto bene visto che lo monto da quasi 2 anni. Ultimamente è migliorato molto e lui stesso ha capito che sta diventando sempre più bravo” così ha dichiarato il cavaliere olandese che aveva conquistato a Roma la Coppa delle Nazioni nel 2011 assieme ai suoi compagni orange. Harrie Smolders è nato il 10 maggio 1980 a Hooge en Lage Mierde, a Brabant. E’ alto 1,83 e pesa 75 Kg. Harrie fu motivato dal padre, grande appassionato di allevamento e salto ostacoli, ad intraprendere ad 8 anni l’equitazione, nella necessità di non vendere il pony, ormai parte della famiglia Smolders, della sua sorellina. Il salto ostacoli non è stato molto facile per il giovane campione, almeno agli inizi: pare che non essendo molto coraggioso, sia caduto molte volte prima di poter affrontare un piccolo salto. Appassionato anche di football fin dall’età di 16 anni, il talento olandese ha dovuto scegliere ad un certo punto quale delle due carriere seguire in maniera definitiva. Oggi capiamo che il salto ostacoli internazionale, ha certamente guadagnato un fuoriclasse di indiscutibile qualità. Per ottenere l’assetto e la dinamicità e l’equilibrio invidiabile che sfoggia in sella, dobbiamo sottolineare che Harrie ha gareggiato non solo in concorso ippico, ma anche in dressage e completo, e bisogna dire che questa sua formazione a tutto tondo si tocca con mano, nel suo modo di montare, preciso, veloce, leggero, elegante, fine, e versatile. Authentic, Exquise OliverQ, Exquis Walnut de Muze ed Emerald sono alcuni dei cavalli più famosi legati ad Harrie Smolders che però si è sempre dichiarato molto legato prima che ai cavalli, alla sua famiglia ed ai suoi figli. Harrie è noto per essere un cavaliere velocissimo sempre in sfida ed in lotta con il cronometro. Ma oggi a Piazza di Siena ha dimostrato di essere performante anche nella categoria sei barriere, che ha vinto nel pomeriggio su Corrada (2007-Usa) con 4 giri senza toccare una barriera, superando l’ultimo verticale a 1,95. “Questa formula” ha dichiarato il super campione “ è al contempo spettacolare per il pubblico e fisicamente non tanto impegnativa quanto si potrebbe pensare per i cavalli. Corrada per esempio, non aveva mai affrontato prima un ostacolo delle dimensioni di oggi, ma sapevo che non si sarebbe lasciata impressionare facilmente perché è una cavalla di cuore e di coraggio”. Insieme a Smolders, hanno preso parte al terzo barrage anche l’Italiano Eduardo Fochi in sella a Qaro Dan ed il francese Frederik David su Saxo de la Roque, commettendo un errore e così chiudendo la competizione al secondo posto ex aequo. Oggi, alle 12,15 inizia il tanto atteso Gran Premio Roma, che si vocifera, non presenterà in campo la riviera, ostacolo spettacolare e che offre diverse soluzioni sul prosieguo del percorso alla creatività del direttore di campo. Sarà forse Harrie Smolders il candidato eccellente a questo ambito premio romano?