Brigida Vicinanza
Da una parte il gay pride. Dall’altra il “cammino” cattolico organizzato dall’arcidiocesi di Salerno. Sarà un sabato da bollino rosso quello del 25 maggio che vedrà la chiusura del lungomare per permettere la manifestazione organizzata dall’Arcigay e la chiusura delle strade che vanno dalla chiesa del Carmine fino al Duomo dove è stato organizzato un momento di preghiera da parte del vescovo monsignor Moretti. Una “contromanifestazione” che dal Comune di Salerno non hanno potuto evitare, tanto da organizzare addirittura un incontro in Prefettura per l’organizzazione della sicurezza e del sistema di traffico veicolare. Insomma la città si dividerà in due fazioni per poter permettere la realizzazione delle due iniziative che per itinerario non si incontreranno, ma che probabilmente bloccheranno tutto il centro della città visto che i due punti nevralgici della viabilità saranno chiusi all’accesso delle auto in un giorno di “ferie” per la maggiorparte dei residenti salernitani. Un itinerario e un programma già pronto per quanto riguarda l’arcidiocesi, dove è prevista dapprima una visita della città previa registrazione e poi una passeggiata/corteo fino alla parte storica della città per raggiungere il Duomo alle 19 circa. Ma il pride era già in programma da novembre, ma da Palazzo di Città insomma “mani legate” e dunque non si è potuto fare altro che accettare passivamente anche la scelta dell’appuntamento da parte della Curia dando l’autorizzazione alla chiusura delle strade interessate dal corteo “cattolico”. E dopo le polemiche dei giorni scorsi, da parte dell’opposizione di Palazzo di Città e del centrodestra salernitano proprio sulla manifestazione del gay pride che si dovrà tenere il 25 e il 26 maggio, ora il “pericolo” è proprio che le due manifestazioni dividano la città non solo per geometria e geografia, ma anche per partecipazione con un paradosso e due opposte manifestazioni per tipologia nella stessa città. Ma non solo, il rischio è quello di immobilizzare adesso una città intera, in un periodo pre-estivo e con una situazione di “immobilità” che dura già da tempo, con i turisti che spesso rimangono auto per ore per raggiungere proprio il centro di Salerno. Tra i due “litiganti” insomma, adesso i “guai” rimangono ai residenti che si stanno per preparare ad un sabato infernale.