Adriano Rescigno
Da un’idea di Vittorio Acocella, responsabile per la formazione dei giovani di Forza Italia, ieri mattina al caffè Moka di Salerno si è tenuto un simposio politico tra i candidati di Forza Italia ed i giovani ed amministratori locali nonchè esponenti del mondo universitario. Un cammeo è stato riservato anche a Tiziano Sica della Lega e Domenico Masullo presidente della sezione giovani di Fratelli d’Italia. A raccogliere temi e proposte dei giovani azzurri c’erano Vincenzo Fa- sano, Luigi Casciello, Sonia Senatore, Pasquale Marrazzo e Rossella Sessa, sollecitati da Adriana Volzone responsabile provinciale delle giovanili di Forza Italia, Aniello Palumbo, Edoardo Galiano consigliere comunale di Mercato San Severino e Luca Esposito, consigliere di amministrazione dell’università degli studi di Salerno. Tante le tematiche affrontate, lavoro, istruzione, amore per la politica e sentimento di rinnovamento ma non sono mancate le sferzate a De Luca ed ai suoi figli da parte un po’ di tutti, ma la Volzone picchia più duro: «Per noi giovani salernitani Roberto De Luca non è un esempio», mentre il senatore Fasano e segretario pro- vinciale: «In tanti vengono in segreteria a chiedere una sistemazione per i figli, risposte che noi non possiamo dare, se in provincia di Salerno vuoi un lavoro devi andare da Vincenzo De Luca. Mio figlio lavora fuori ed il dispiacere di padre è tanto, ma questo la dice lunga sul nostro modo di fare politica». Per Galiano, consiliere comunale di Mercato San Severino è opportuno ripristinare l’interesse della politica nazionale verso gli enti locali che ha causato il distacco delle varie classi dirigenti dal locale al nazionale, inspiegabile l’eliminazione delle province a discapito dell’organizzazione dei servizi di prossimità. Casciello, su imbeccata di Luca Esposito che vede l’allontanarsi degli studenti dalla buona politica avvicinandosi sempre più alla critica facile senza proporre, sempre più vicini al M5s, indica la via d’uscita da questa prima stasi e successivo degrado intellettuale, ovvero riscoprire l’amore della politica, una politica fatta a servizio di tutti e non solo del questuante di turno che un domani potrà renderti il favore, concordando anch’egli con Pasquale Marrazzo sulla posizione dei cinque stelle che nel 2016 non presentarono la lista per il rinnovo del consiglio comunale di Salerno dove con l’oltre 30% di astensioni la strada fu spianata alla compagine deluchiana: «Sono complici di De Luca e di questa situazione in città, adesso non possono pre- tendere di venire ad insegnarci qualcosa, cosa vogliono insegnarci? Il sistema per sconfiggere una situazione a cui loro hanno contribuito? Lezioni non ne prendiamo da nessuno». Applausi anche per Silvio Berlusconi, sempre giovane che ad ottant’anni ancora immagina un futuro mostrando le forze di un ventenne spese proprio per i ventenni ed i giovani, in virtù di assunzioni definitive, incentivi alle imprese nell’ottica della crescita del Paese. Tra i giovani, al canto di Luca Esposito, Carmine Manzione, avvocato e dirigente cittadino di Forza Italia che ha invitato i futuri parlamentari ad esortare una riforma della giustizia e del ruolo dell’avvocato in virtù di equo com- penso per le prestazioni, processi equi e tempi della giustizia rapidi. Raffaella Sessa a strombatutto contro la rabbia dei cinque stelle che rimane tale e non viene convogliata verso un progetto serio di rilancio, solo cavalcata sull’onta del populismo, mentre Sonia Senatore ha ripreso la mancanza in città del forum dei giovani, l’unica città della provincia a non vedere questa istituzione a discapito della democrazia e dei giovani stessi. Unanime il coro conclusivo: «A Salerno non è solo campagna elettorale ma una battaglia per la libertà».