Calunniò Strianese e De Sio Condannato Guglielmo Rapicano - Le Cronache
Giudiziaria Cronaca Attualità

Calunniò Strianese e De Sio Condannato Guglielmo Rapicano

Calunniò Strianese e De Sio Condannato Guglielmo Rapicano

Guglielmo Rapicano calunniò Augusto Strianese e Raffaele De Sio. La prima sezione penale del Tribunale di Salerno, nella persona del giudice Gabriella Passaro, ha condannato l’ex responsabile della Global aviation network ad un anno e quattro mesi di reclusione, al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali in favore dell’ex presidente del Consorzio di gestione dello scalo aeroportuale Salerno-Costa d’Amalfi, Augusto Strianese (difeso dall’avvocato Arnaldo Franco) e del legale rappresentante della Camera di Commercio, Raffaele De Sio, assistito dagli avvocati Maurizio Saetta e Federico Conte. I fatti risalgono al 2009: Rapicano, leader della società romana che curò il piano dei voli di linea del- l’aeroporto salernitano, denunciò Strianese per estorsione. La vicenda balzò agli onori della cronaca nel corso di un servizio televisivo de “Le Iene” che intercettarono proprio l’amministratore unico della Gan al fine di chiedergli conto dell’improvvisa interruzione dei propri servizi presso lo scalo di Salerno. Uno stop ai voli che lasciò a terra numerosi passeggeri che, inferociti, tentarono anche di farsi rimborsare i soldi dalla Global aviation network che, intanto, era stata anche dichiarata fallita. Durante l’intervista televisiva, Rapicano mosse accuse nei confronti di Strianese e della Ca- mera di Commercio, indicandoli quali principali responsabili dell’interruzione dei rapporti lavorativi, e dunque del conseguente fermo delle attività dell’aeroporto, e come debitori nei confronti della stessa Gan. Un’accusa dalla quale il già presidente dell’ente camerale fu scagionato, con la richiesta di archiviazione del procedimento penale a suo carico. Un procedimento a cui, poi, è seguito un processo nel quale Rapicano, da accusatore, è diventato imputato. L’accusa: calunnia. Ieri, il Tribunale di Salerno ha, così, messo la parola fine ad una battaglia durata quasi dieci anni, condannando l’ex amministratore della Gan.