Pina Ferro
Subisce il furto di 16 buoni postali fruttiferi, poche ore dopo la presentazione della denuncia un impiegato consegna ad uno sconosciuto la somma di quarantamila euro, pari all’importo di dieci buoni. Poste Italiane è stata condannata al pagamento dei quarantamila euro (ammontare dei buoni riscossi) più gli interessi ed altre somme all’utente che aveva denunciato il furto. La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal Tribunale civile a cui aveva fatto ricorso la donna, vittima del furto, attraverso lo studio legale Caponigro – De Luca. Anna S., residente in un Comune della Provincia di Salerno, nelle ore successive al furto subito di ben 16 buoni postali fruttiferi nominali si reca presso la vicina stazione stazione dei carabinieri per presentare una dettagliata denuncia. Una copia viene anche trasmessa all’ufficio postale che aveva emesso i titoli in modo da bloccare eventuali illecite riscossioni. Anche se va precisato che i titoli nominali non possono essere riscossi da persone diverse dall’intestatario. Alcune ore dopo la presentazione della denuncia, presso un ufficio postale di Roma alo sportello si presenta un soggetto che richiede ed ottiene la riscossione di ben 10 buoni postali, gli stessi appartenenti a quei 16 di cui era stata denunciata la scomparsa. La vittima del furto ha disconosciuto la firma posta all’atto dell’incasso e, inoltre il giudice ha evidenziato che avendo presentato la denuncia di furto poche ore prima, materialmente la ricorrente era impossibilitata ad essere a Roma per la riscossione dei buoni. Al termine di un lungo iter processuale il giudice monocratico ha accolto l’istanza presentata da Anna S. e condannato Poste Italiane a risarcirle non solo i 40mila euro dei buoni fruttiferi pagati ad un soggetto sconosciuto, ma ha disposto anche il versamento degli interessi e di una somma ulteriore, pari a 4mila euro, per le sofferenze interiori patite dalla donna a seguito non solo del furto ma anche del pagamento ad altri di parte dei buoni