Maria Francesca Troisi
Sit-in di protesta degli studenti del Liceo Taso di Salerno. Alla base della protesta la volontà della preside, di fare del Convitto Nazionale, che si trova al Duomo, la succursale del suddetto istituto, che a sua volta è un Convitto Nazionale. Cambiamento che riguarderebbe in particolare la sezione Calliope del Tasso, costretta a trasferirsi nella succursale, con notevole disagio da parte degli studenti che vengono da fuori, ma anche degli studenti anche abitano a Salerno stesso, in quanto la succursale è notevolmente più lontana rispetto alla sede attuale, come da testimonianza di Luca De Rosa, rappresentante di classe, che ci espone la sua protesta con parole chiare, riflettendo con il suo pensiero quello degli altri studenti. “Il sit – in di protesta di oggi è stato fatto perché la Preside vuole che il Convitto nazionale diventi la nostra succursale, e se ciò dovesse accadere, noi del Calliope dovremmo trasferirci lì. Il Convitto si trova al Duomo, ed è scomodo per chi viene da fuori Salerno, che dalla fermata del bus sarà costretto a farsi oltre mezz’ora di camminata, compreso io che abito sul Carmine, che dovrò fare mezz’ora di camminata a mia volta per arrivare”. La preside, con un post su fb, afferma che avere il Convitto come succursale rappresenta di fatto la soluzione ideale, in quanto permetterebbe di aggiungere 40 classi a quelle già esistenti, facendone dunque beneficiare gli studenti stessi. De Rosa però è di tutt’altro parere, in quando afferma che dietro tale intenzione di fare del Convitto la succursale del Tasso ci sia l’aspirazione della Preside ad avere maggior potere e soldi, diventando, unica in Italia, Preside di due Convitti, con due scuole quindi interamente sotto il suo controllo.
“Si pensa dunque al prestigio personale o davvero al bene degli studenti?” Questa la domanda che serpeggia da giorni tra gli studenti del Tasso.