di Andrea Pellegrino
Chi fabbrica e “sfabbrica” non perde mai tempo. Il detto partenopeo calza a pennello nel caso del progetto della nuova chiesa del Galiziano. Infatti, dopo la battaglia condotta dall’amministrazione comunale – anche contro i cittadini della zona ed un comitato nato ad hoc – con tanto di votazioni in commissioni ed in Consiglio comunale, non senza polemiche da parte di qualche consigliere di maggioranza, il progetto per la realizzazione della nuova chiesa nel parco del Galiziano verrà ritirato. Lo stupore nel vederlo iscritto tra gli argomenti all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio comunale (che si terrà il 27 luglio) è stato tanto. Soprattutto da parte di quei consiglieri comunali che avevano mostrato perplessità per l’eccessiva volumetria della nuova struttura, per poi adeguarsi alle direttive politiche dei vertici di Palazzo di Città che dalla loro avevano sbandierato anche una presunta nota della Cei, con tanto di direttive da seguire per non perdere i fondi. Ma da allora, nonostante il via libera dell’aula consiliare, i dubbi pare che siano rimasti ben impressi, soprattutto intorno alle prescrizioni imposte della Conferenza episcopale italiana. Non fosse altro che la lettera non è mai comparsa. Almeno fino ad ora. Allegata alla proposta originaria di delibera, infatti, c’è la lettera del parroco che sposava il progetto ma non quella redatta dalla conferenza dei Vescovi. C’è chi ipotizza che ora la lettera sia spuntata e che probabilmente quelle prescrizioni, di fatto, non esistono. Al punto che questa potrebbe essere una delle cause dell’improvviso dietrofront dell’amministrazione comunale che potrebbe aprire anche un contenzioso con il proponente, che ora si vedrà ritirare il progetto e tutto il resto. Più chiara potrebbe essere la vicenda all’atto della discussione in Consiglio comunale. Per ora l’amministrazione minimizza: si farà un progetto più piccolo. Ma la fibrillazione in maggioranza resta alta. All’ordine del giorno della seduta di giovedì ci sono poi i provvedimenti finanziari (variazione di bilancio ed assestamento di bilancio 2017); la realizzazione di un centro parrocchiale a Pastena (chiesta di Santa Margherita) e l’elezione della nuova commissione per il paesaggio.