Oggi Domenica In ospiterà la band salernitana che lancerà il singolo estivo con Edoardo Vianello
Di OLGA CHIEFFI
Ci sono balli che più e meglio di tanti altri riassumono lo spirito del proprio tempo. In quel breve periodo che va dal 1960 al 1963 ne uscirono una trentina, tutti rigorosamente d’importazione e tutti destinati a durare una stagione: madison, hully-gully, tamuré, geghegé, stroll, see-saw, let kiss, sirtaki, jerk, limbo, climb, surf, loco-motion… Ma uno solo è sopravvissuto: il twist. I primi anni ’60 furono, appunto, gli anni del twist, il ballo che traduceva le nuove ingordigie di una società – quella italiana – che ci ha messo quindici anni per rimuovere la Guerra. E dunque, a ritmo di twist, sfilano la voglia di novità e di cambiamento, il brivido di toccare con mano le meraviglie del mondo moderno senza badare a spese. Sfila il nuovo mito della “gioventù” intenta a celebrare i suoi riti balneari, automobilistici e sentimentali. Ne Il sorpasso (1962) Dino Risi coglie con ironia e profondità quella gioia di vivere, correre, consumare esperienze a ritmo di twist. La notte non è più fatta per dormire, ma per guidare; l’automobile non è più un mezzo di trasporto ma un giocattolo per evoluzioni a 120 Km. all’ora; la spiaggia non è più un luogo dove rimanere sdraiati al sole, ma un palcoscenico per esibizionisti e festaioli, i cosiddetti “tipi da spiaggia”. Sul piano strettamente coreografico il twist fu una rivoluzione: per la prima volta la coppia non era più al centro ma, al contrario, si ballava da soli. Quel twist che segnò un’epoca era “Guarda come dondolo” di Edoardo Vianello che , sull’onda dei suoi sessant’anni di carriera e di quei diversi tormentoni che hanno segnato tante splendide estati, ritorna stasera a Domenica In con la band campana Quisisona, per lanciare “Vecchio Twist”, ed evocare quelle serate danzanti tranquille e divertenti tra amici veri, sull’onda di una malcelata nostalgia. Lo spunto di quel “Guarda come dondolo” è una sorta di scintilla primordiale della musica leggera italiana in punta di vinile, di un periodo aureo in cui nessuno si sarebbe sognato di usare la definizione “Pop” per etichettare un cantante. Era la risposta italiana alla surf music californiana dei Beach Boys, era la voglia di vivere con leggerezza la vita in anni ruggenti, come se fosse estate tutto l’anno. Da qui parte Vecchio Twist, il brano dei Quisisona che vede la collaborazione con il mito vivente Edoardo Vianello. L’idea di un vecchio twist, non è però solo un tuffo nel passato dei nonni di oggi, è più una porta girevole del tempo nella cui centrifuga possono ritrovarsi anche le nuove generazioni. A fianco di Edoardo Vianello ci sarà la band dei Quisisona, costituita da sette versatili musicisti salernitani con i fratelli Baldino, Antonio, la tromba di Paolo Belli, e Max il sax, Gianfranco Bozzaotre alle tastiere/basso, Corrado Orilia alla batteria unitamente alla vocalist Lorenza Marmo e all’ unico napoletano della band, il crooner Francesco Boccia, che da anni interpretano con originalità musiche della tradizione napoletana, italiana ed internazionale allietando le notti capresi e quelle dei più famosi locali d’Italia, oltre ad essere da tre edizioni resident band al Festival di SanRemo.