di Andrea Pellegrino
Lungo e agitato vertice di maggioranza ieri pomeriggio a Palazzo di Città. I consiglieri comunali hanno mostrato tutta la loro insofferenza verso l’esecutivo ed il sindaco Napoli. Pochi incontri, poca considerazione, poco coinvolgimento, le accuse mosse quasi da tutti. Da qui la bagarre interna durata quasi quattro ore. Un tutti contro tutti che dovrebbe portare al ritiro di quasi tutti i punti all’ordine del giorno, ad eccezione naturalmente del bilancio. Si è deciso, infatti, per il ritiro della discussione del regolamento dei dehors, di quello delle manifestazioni e fiere ed anche del piano della protezione civile. Ma l’attacco frontale ha riguardato l’assessore al bilancio Roberto De Luca. A puntare il dito contro il secondogenito del governatore della Campania, sono stati i consiglieri comunali Corrado Naddeo, Antonio D’Alessio e Leonardo Gallo. Al centro della discussione il bilancio che sarà all’esame dell’aula venerdì mattina. Ma anche il contestato regolamento dei dehors e le aliquote dell’Imu dei terreni delle zone collinari. A De Luca jr la contestazione di non aver coinvolto i consiglieri comunali, e quindi i gruppi, nella stesura del bilancio. Ha chiesto maggiore rispetto per il ruolo dei consiglieri e maggiore sinergia tra “secondo e terzo piano” del Palazzo, il consigliere comunale dei Moderati Pietro Stasi. Ancora il caso politico sollevato da Naddeo – dopo una prima arringa sui dehors – che ha chiesto la presenza in giunta di un rappresentante di Campania Libera. Ad abbandonare anzitempo è stato Mimmo Ventura (Progressisti) dopo aver annunciato al sindaco Enzo Napoli la sua astensione sul bilancio. Ventura, nei giorni scorsi, ha chiesto il ritorno di un segretario (dipendente dell’ente) all’interno delle commissioni consiliari, attualmente autogestite dagli stessi componenti. Una richiesta, questa, presentata ieri mattina anche dal presidente della commissione bilancio Nico Mazzeo. Poi a surriscaldare il clima interno, i cinque emendamenti (al bilancio) presentati dal neo gruppo Democratici e Progressisti. A quanto pare, le cinque proposte potrebbero essere rigettate dal collegio del revisori, prima ancora che dall’aula consiliare ma resterebbe in piedi il problema politico. A finire sulla graticola potrebbe, poi, l’assessore Mariarita Giordano, referente in giunta del gruppo consiliare composto da Peppe Ventura e Antonio Carbonaro. Se i due non dovessero votare il bilancio si aprirebbe inesorabilmente la crisi politica all’interno della maggioranza ed anche della giunta, anche se c’è chi pensa che la poltrona della Giordano sia «blindata» qualsiasi cosa accada. Ma ora l’ultima parola spetterà a Michele Ragosta, ispiratore delle mosse del gruppo ex Davvero Verdi. Infine un rapido passaggio sulle possibili dimissioni del sindaco Enzo Napoli dal ruolo di consigliere provinciale. Napoli pare non abbia nascosto la sua amarezza rispetto ai voti racimolati all’interno della maggioranza, molto al di sotto rispetto alle aspettative della vigilia. Ma questo argomento (che tiene caldo il dibattito all’interno dei gruppi) è stato rinviato a data da destinarsi. Per ora l’attenzione è tutta rivolta alla seduta consiliare di domani.