di Marco De Martino
SALERNO. “Marzo è pazzo” è uno dei detti più ricorrenti. La Salernitana spera che, almeno per il suo cammino in campionato, non sia così. Dopo aver trascorso un febbraio che era cominciato bene ma che poi s’è rivelato tutt’altro che positivo, la compagine di Alberto Bollini ha iniziato il nuovo mese conquistando un punto tanto prezioso quanto beffardo al Vigorito di Benevento, contro una delle formazioni maggiormente attrezzate per il salto in massima serie. Un buon viatico, quello in terra sannita, per i prossimi fondamentali impegni che attendono Minala e compagni. Nelle prossime tre partite, quelle racchiuse appunto nei 31 giorni del terzo mese dell’anno, la Salernitana si giocherà tantissimo del proprio futuro in questa stagione finora zoppicante. Si comincia sabato prossimo, all’Arechi, nel match forse più importante dei tre, contro un Brescia in caduta libera. Molto probabilmente Christian Brocchi si giocherà la panchina e le rondinelle, relegate a Roma in ritiro punitivo, di certo venderanno cara la pelle. Un po’ la stessa vigilia trascorsa dalla Salernitana prima del derby di Benevento. Di sicuro il Brescia che arriverà a Salerno sarà agguerrito e voglioso di fare punti così come lo erano i granata al Vigorito, ma è anche vero che la Salernitana non potrà permettersi un’altra stecca in casa, per giunta contro una diretta concorrente per la salvezza. All’Arechi, dopo le due vittorie consecutive contro Perugia e Spezia a cavallo di Capodanno, i granata sono incappati in due pareggi, contro Cesena e Novara, ed in una dolorosa sconfitta, contro la Spal, che ha di fatto aperto l’ennesima crisi stagionale. Crisi attenuata a Benevento e che dovrà essere cancellata contro le rondinelle, tornando naturalmente alla vittoria. Proprio l’Arechi reciterà un ruolo fondamentale nel prossimo futuro della Salernitana dal momento che, dopo la trasferta di Chiavari contro l’Entella del grande ex Roberto Breda da cui bisognerà tornare con almeno un punto, si rincaserà nel Principe degli Stadi a fine mese per affrontare un’altra diretta concorrente, l’Ascoli. Vincere le due gare casalinghe di marzo significherebbe avvicinarsi alla salvezza con largo anticipo. La Salernitana è infatti a quota 33 punti e per raggiungere la quota salvezza, oscillante tra i 48 e i 50 punti, basteranno cinque vittorie da qui alla fine della stagione. Conquistarle il prima possibile vorrebbe dire guardare con rinnovato entusiasmo alla fase finale del campionato. Questa però è un’altra storia. Ora non servono ipotesi e parole, ma soltanto vittorie e punti. A cominciare da sabato prossimo con il Brescia.