Di Adriano Falanga
Contrariamente alle previsioni della vigilia, la commissione straordinaria non opta per un amministratore unico ma decide di nominare un nuovo cda alla guida dell’Acse. Resta in sospeso la figura del direttore generale. Alla partecipata scafatese arrivano professionisti di comprovata esperienza e competenza, sono lontani i tempi in cui la prima amministrazione Aliberti, pur di affidare l’incarico di presidente ad Eduardo d’Angolo (ragioniere) modificò lo statuto della società che prevedeva quale titolo di studio la laurea. Presidente del consiglio d’amministrazione è il dottor Daniele Meriani, nato il 21 agosto 1965 è un commercialista esperto contabile di Baronissi. Già consulente per la Direzione Distrettuale Antimafia, ha svolto incarichi come ctu anche per la Procura di Salerno e Avellino. Si è occupato di usura e riciclaggio. Vicepresidente è il dottor Filippo Maraniello, napoletano classe 1949. Docente universitario di discipline economico finanziarie, ha insegnato presso la Luiss di Roma e la Federico II di Napoli. Il suo curriculum vanta una lunga esperienza come revisore contabile e componente di cda di numerose aziende private. A chiudere il nuovo cda è il dottor Gaetano Infranzi, classe 1957, di Cava dei Tirreni. Dottore commercialista e revisore contabile, vanta una lunga collaborazione con diverse Procure. Attualmente svolge incarichi di natura economico finanziaria per la DDA di Salerno. Resteranno in carica per la durata di insediamento della commissione straordinaria, i loro nomi sono stati concordati tra la triade commissariale e i vertici dell’antimafia. Sulle loro spalle una società con un Piano Economico Finanziario di oltre 11 milioni di euro, che determina per gli scafatesi una salatissima Tari, imposta più alta della provincia salernitana. Congedati Gaspare Mascolo, Mimmo Casciello e Maria Teresa Starace, voluti dall’ex sindaco Pasquale Aliberti nel luglio 2016. La scelta della commissione straordinaria è stata voluta per “ripristinare la legalità”, stando alla motivazione edotta nella delibera commissariale. <<Al nuovo cda consegniamo una società solida, con i conti in ordine tra le migliori della Regione Campania – così Mimmo Casciello – In questo breve periodo ho avuto modo di apprezzare le qualità professionali dei nostri dirigenti e di ogni singolo dipendente a cui vanno i miei più sinceri ringraziamenti>>. Contrariamente a quanto prevede la legge Madia, il nuovo cda non ha al suo interno la quota rosa.