di Marco De Martino
SALERNO. La vecchia storia della coperta troppo corta continua a tormentare la Salernitana. Se ad inizio stagione, per sfruttare al massimo il proprio potenziale offensivo, i granata hanno incassato gol a raffica, in questa fase del campionato sta accadendo l’esatto opposto. La quadra in difesa sembra essere stata trovata, ma l’attacco sta vivendo uno dei periodi più difficili da quando la Salernitana milita in serie B. Solo tre gol realizzati nelle ultime cinque partite sono un bottino magrissimo che non consente ai granata di sfruttare la ritrovata solidità difensiva. E se allarghiamo ulteriormente l’analisi della media realizzativa del girone di ritorno, si nota come due gol su tre siano stati messi a segno da centrocampisti, Busellato a Vicenza e Minala sabato scorso contro il Cesena. L’unico ed ultimo gol di un attaccante risale alla prima gara del girone di ritorno, quello da tre punti siglato contro lo Spezia da Massimo Coda. E, guarda caso, quel match ha segnato l’ultima volta in cui il centravanti cavese ed Alfredo Donnarumma hanno giocato in coppia dal primo minuto. Soltanto un caso? Forse, ma la ritrovata incisività del reparto nei minuti finali dell’incontro con il Cesena, proprio quando i due gemelli del gol sono tornati a far coppia, è un dato di fatto inconfutabile. Proprio per questo il punto, tutto sommato giusto, raccolto dalla Salernitana con il Cesena, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi granata, tra l’altro sollevatisi unanimamente in una significativa ovazione nel momento in cui Donnarumma ha sostituito Rosina. Cosa sarebbe successo se Coda e Donnarumma avessero avuto la possibilità di giocare dall’inizio? La motivazione sull’esclusione di Donnarumma (“era infortunato due settimane, si è allenato regolarmente ma non era al top”) da parte di Alberto Bollini onestamente convince poco. Piuttosto resta la netta, scomoda, sensazione che il trainer lombardo, così come ha fatto il suo predecessore Sannino, debba fare i salti mortali per cercare di trovare una sistemazione nell’undici base ad Alessandro Rosina. Un calciatore dal talento cristallino -che finora ha mostrato a sprazzidal grande carisma, ma che per come è stata costruita la Salernitana non incide ed anzi a volte sembra essere più un problema che un’arma in più per Bollini. Cosa accadrà a Trapani? E’ difficile a dirsi. Oggi la Salernitana riprenderà la preparazione e Bollini farà innanzitutto la conta dei presenti. Il tecnico spera di riavere a disposizione Alessandro Bernardini, la cui assenza per infortunio si è fatta molto sentire con il Cesena. Da verificare anche le condizioni di Della Rocca, fermo da tempo per infortunio e che potrebbe andare almeno in panchina al “Provinciale”. In rampa di lancio per una maglia da titolare c’è Moses Odjer, che potrebbe dare il cambio ad uno tra Ronaldo e Busellato, apparsi molto affaticati nelle fasi finali del match di sabato scorso. Tutto ruota, comunque, attorno alla composizione del pacchetto offensivo. Ora che Donnarumma ha dimostrato di essere in buone condizioni, Bollini deciderà di puntare su di lui o di confermare ancora una volta il tridente leggero con Improta, Rosina e Coda? Il trainer della Salernitana ha tutta una settimana per risolvere un rebus che appare sempre più enigmatico ma che probabilmente nasconde una soluzione che è molto più semplice di quanto si pensi…