di Marco De Martino
SALERNO. Come il Milan, che ha riabbracciato Kakà, anche la Salernitana ieri ha ritrovato il suo Ricky. Torna infatti in granata Riccardo Perpetuini (nella foto) che oggi sarà già a disposizione di Sanderra per il primo allenamento settimanale a San Mango. La classica ciliegina sulla torta che a Lotito piace sempre apporre nell’ultimo giorno di mercato. Un anno fa il botto finale fu Mancini, ora Perpetuini. Il regista ritorna a Salerno in prestito fino al termine della stagione, chiudendo con il lieto fine un caso che era iniziato subito dopo la fine dello scorso campionato e che provocò, probabilmente, anche il terremoto Perrone. Un caso nato perchè il regista, in scadenza con la Lazio tra un anno, aveva chiesto un ritocco dell’ingaggio verso l’alto al momento di discutere il rinnovo, facendo andare su tutte le furie Lotito. Poi, dopo una estate trascorsa tra libri universitari ed il cortile di casa sua ad allenarsi da solo (Formello gli è stato precluso), per Perpetuini è finalmente giunto il momento del ritorno. Nei piani tattici di Sanderra, Perpetuini sarà l’alternativa ad Esposito, anche se già nel finale della passata stagione l’ex crotonese ha giocato nel ruolo di interno. Ora il reparto nevralgico, che fino ad un paio di settimane fa era ridotto all’osso, può contare su quattro interni Capua, Nalini, Montervino e Volpe, e tre registi come Zampa, Esposito e Perpetuini. Il ritorno del prodotto del settore giovanile dalla Lazio rappresenta, ad ogni modo, un repentino cambio di strategia da parte della società granata che, all’inizio della campagna trasferimenti estiva, aveva puntato tutto su Enrico Zampa, salvo poi ricredersi dopo il deludente precampionato disputato dall’ex gioiellino della Primavera della Lazio. Per Zampa, che già dopo l’acquisto di Esposito aveva chiesto a Lotito di essere ceduto, proprio l’arrivo di Perpetuini è stato il segnale del definitivo accantonamento. Però ieri Carlo Susini, presente a Milano in veste di responsabile dell’area tecnica granata, non è riuscito a piazzarlo. C’è stato un abboccamento con L’Aquila per uno scambio con l’esterno, ex Avellino e Verona, Ciotola, ma non se n’è fatto niente. La società granata ha provato in tutti i modi ad accontentare il calciatore che però, in mancanza di soluzioni concrete, sarà costretto a restare in granata almeno fino a gennaio. Alla fine è rimasto a Salerno anche il greco Topouzis. Ma il mercato della Salernitana, come ha sottolineato anche Lotito, non si è chiuso ieri sera alle 23. Ci sono in ballo ancora diverse trattative con alcuni calciatori svincolati che farebbero carte false pur di approdare alla corte di Sanderra. E’ il caso del centrocampista Sacilotto e degli attaccanti esterni Agodirin e Ricci. La sensazione però è che se la società ingaggerà una svincolato lo farà per prendere un difensore laterale, ed in particolare un mancino capace di fungere da vice Piva (Rizzi?). Il capitolo Mancini merita un discorso a parte. Claudio Lotito ha fatto il possibile per riuscire a convincere il centrocampista romano ad accettare il ritorno in granata. Il patron però ha sempre ricevuto rifiuti, tanto che a questo punto pare abbia deciso di mollare definitivamente la presa. Mancini, che da una settimana è svincolato dopo aver rescisso il contratto che lo legava all’Hellas Verona fino al giugno 2014, vuole capitalizzare al massimo questo suo status. Per questo chiede un ingaggio molto elevato, al di sopra delle possibilità di tutte le società della Lega Pro, eccezion fatta per Benevento e appunto Salernitana. I sanniti si sono defilati, i granata pure e così a Mancini non resta che valutare l’ipotesi estero. In Germania è già stato a parlare con i dirigenti del Bayern Monaco e dello Schalke 04, (le compagini B s’intende…) e dal punto di vista economico è rimasto soddisfatto. Molto meno dal punto di vista ambientale. Sua moglie è infatti incinta ed a febbraio darà alla luce un maschietto, ragion per cui Mancini vorrebbe restare in Italia per consentirle di trascorrere il periodo di gestazione accanto ai familiari. Dall’altra parte però c’è, da parte sua, la voglia di strappare un ingaggio alto e così è rimasto ancora tra color che son sospesi. Spesso però, sempre restando in tema di proverbi, chi troppo vuole nulla stringe…