di Marco De Martino
SALERNO. Un anno fa era nell’occhio del ciclone. Oggi è l’uomo più importante della Salernitana. L’esperienza in granata di Massimo Coda è la prova provata che il calcio è lo sport meno coerente del mondo, capace di portarti dalle stelle alle stalle e viceversa nel giro di pochissimo tempo. Dodici mesi fa il centravanti di Cava de’ Tirreni, nonostante venisse dai gol contro Ascoli e Lanciano, i primi tre in maglia granata, era il più criticato da stampa e tifosi. La doppietta messa a segno sabato pomeriggio a Frosinone che ha portato Coda a quota 7 gol (4 in più rispetto alla passata stagione) al quinto posto nella classifica marcatori in serie B (è preceduto solo dal “mostruoso” Pazzini, e da Litteri, Caputo e Avenatti) ha sancito l’indispensabilità del centravanti nella Salernitana. 9 punti su 21 portano la sua firma grazie alle reti messe a segno contro Verona, Latina, Entella, Ternana e Frosinone. Soltanto il gol siglato a Ferrara contro la Spal, che peraltro è il più bello del lotto con una conclusione da antologia “alla Van Basten”, non ha portato punti in dote. Sette gemme che hanno nuovamente portato alla ribalta il nome di Massimo Coda. E con l’avvicinarsi della riapertura della campagna trasferimenti, iniziano a piovere richieste presso la sede sociale granata. Almeno tre squadre di massima serie e mezza dozzina di compagini cadette farebbero carte false pur di accaparrarsi i servigi di Coda. In serie A Chievo Verona, Pescara e soprattutto Empoli hanno chiesto informazioni sulla possibile cessione a gennaio del centravanti. La Salernitana, che in estate ha rinnovato ed adeguato il contratto pluriennale a Coda, ha cortesemente declinato le offerte dei clubs, rimandando ogni possibile discorso alla prossima sessione estiva di mercato. E’ chiaro che se dovesse bissare o addirittura migliorare il bottino di reti dello scorso campionato, il valore di Coda lieviterebbe in maniera esponenziale, ma è altrettanto chiaro che la Lazio avrebbe una corsia preferenziale in caso di cessione in serie A da parte della Salernitana. Ad ogni modo da qui a giugno i granata potranno contare sui gol ma anche sull’enorme lavoro per la squadra che l’attaccante metelliano si accolla ogni settimana. Ed a proposito di lavoro, questo pomeriggio il gruppo di Bollini tornerà ad allenarsi in vista della sfida di sabato prossimo all’Arechi contro il Carpi dell’ex tecnico della Salernitana Calcio Fabrizio Castori. Bollini è già certo di dover rinunciare ad Alessandro Tuia che sarà squalificato dopo il quinto giallo rimediato al Matusa di Frosinone. Resta dunque in diffida l’altro centrale titolare, Alessandro Bernardini. Sempre il giudice sportivo squalificherà il centrocampista emiliano Lollo, che salterà dunque la trasferta di Salerno. Sul fronte infortuni, Bollini spera di recuperare almeno uno tra Schiavi e Luiz Felipe, mentre dovrà fare a meno ancora di Odjer che svolgerà un’altra settimana di terapie con la speranza di strappare almeno la convocazione per il derby del Partenio. Con ogni probabilità Bollini continuerà a lavorare sulla falsariga tracciata una settimana fa, ovvero sul 4- 3-3 e sulla cura dei calci piazzati, soprattutto in fase difensiva. Anche a Frosinone è stato subito gol proprio sugli sviluppi di un calcio da fermo, e così Bollini effettuerà in settimana un ulteriore giro di vite.