Scafati. Casciello si dimette da consigliere e torna vice presidente Acse - Le Cronache
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Scafati. Casciello si dimette da consigliere e torna vice presidente Acse

Scafati. Casciello si dimette da consigliere e torna vice presidente Acse

Di Adriano Falanga

Chi la dura la vince, Mimmo Casciello ritorna alla vice presidenza dell’Acse. Il consigliere comunale fedelissimo di Pasquale Aliberti era uscito dalla porta, ed è rientrato dalla finestra, il tutto tra un gioco di scatole cinesi su chi doveva nominarlo. Infatti a nominare Casciello è stato l’assessore allo Sport Diego Chirico, delegato dallo stesso Fele, che sostituisce il dimissionario Pasquale Aliberti. Una nomina sembra molto controversa, da un lato la promessa del sindaco dimissionario al suo fedelissimo, dall’altra la rimostranza di Fele, che, pare, non se la sentiva di sposare questa scelta. Forse sarebbe stato meglio un segnale di discontinuità, motivo per cui l’assemblea dei soci era andata deserta già due volte e rischiava di fare lo stesso anche ieri pomeriggio, se non ci fosse stato Chirico, pronto ad assumersi la responsabilità. Ritorna al suo posto l’alibertiano, dopo che è stato costretto a dimettersi a seguito della contestazione in consiglio comunale della sua incompatibilità, che lo stava portando alla decadenza da consigliere comunale. Oggi, con il commissariamento alle porte, questo “intoppo” viene superato, Mimmo Casciello si è dimesso, una notizia questa, che mostra senza dubbio alcuno la chiara decisione del sindaco di non revocare le sue dimissioni. Non ci sarà però il tempo di andare in consiglio comunale e procedere alla surroga del dimissionario, in favore dell’ex vice sindaco Giacinto Grandito. Da incompatibile Casciello passa ad essere, presumibilmente, inconferibile. La legge vieta infatti nomine ai vertici e negli organi di indirizzo politico nelle partecipate pubbliche per gli chi negli ultimi due anni ha ricoperto ruoli istituzionali. Una decisione che sicuramente solleverà un vespaio di polemiche tra le fila dell’opposizione, ma con ogni buona probabilità l’arrivo del commissario comporterà anche lo scioglimento di ogni cda di nomina sindacale. E’ una facoltà che il funzionario prefettizio potrebbe anche non esercitare, ma è chiaro che le forze politiche faranno pressing in tal senso, considerata la fine della consiliatura.