di Pina Ferro
Pagani. Uccise la madre a bastonate, poi andò a fare colazione al bar. Ieri mattina i giudici della Corte d’assise presso il tribunale di Salerno hanno conferito al dottor Maresca l’incarico di effettuare una perizia al fine di verificare la pericolosità di Aniello Giordano 53 enne di Pagani. L’imputato, difeso da Carrara Bonaventura ieri mattina era presente in aula.
Aniello Giordano, nel settembre del 2015, intorno alle 9, 30 uccise l’85enne madre Anna De Martino colto da un raptus di follia. Tra i due era già da qualche giorno che vi erano tensioni. L’asse di un letto, un tubolare facile da avvitare e svitare, forse la prima cosa a portata di mano, è diventata l’arma del delitto. Con quello, “Nelluccio” ha colpito più volte la madre alla testa. Poi, sporco di sangue è sceso in strada. Il 53enne Si è recato al primo bar, poco distante dalla sua abitazione, ha chiesto un cornetto. Il gestore, però, insospettito dalle macchie ha chiesto, lui candidamente ammise di aver ammazzato la madre. Una confessione, la prima di Aniello Giordano, che ha allarmato il barista che senza perdersi d’animo ha avvisato i parenti. Una confessione di omicidio che renderà pochi minuti più tardi anche ai frequentatori del bar di piazza D’Arezzo (nei pressi del Comune). Qui, però, ci arriva qualche minuto dopo, solo quando decide di andare dalla sorella ed avvisarla del “malfatto”. E proprio la donna, che quotidianamente faceva visita alla madre ed al fratello, che preoccupata per quelle parole dette in uno stato di lucida follia, ha allertato i soccorsi sanitari il cui imtervento fu inutile. L’85enne era già spirata. Scattate le indagini l’uomo fu rintracciato ed ammanettato.