Esplode l’ira dei sette impresentabili: ecco le loro storie - Le Cronache
Battipaglia Cronaca

Esplode l’ira dei sette impresentabili: ecco le loro storie

Esplode l’ira dei sette impresentabili: ecco le loro storie

BATTIPAGLIA.  Oltre a Franco Procida, delle liste di Gerardo Motta abbiamo anche Lucio Carrara, imprenditore e Bartolomeo D’apuzzo carrozziere. Sono tre dei sette imprsentabili. L’imprenditore Lucio Carrara, ha pubblicato una nota sui social dove afferma con chiarezza che il provvedimento non è stato certo accettato e non può considerarlo un freno alla sua attività politica. La sua dichiarazione è decisa e secca e così ha continuato: “nella mia vita ho sempre lavorato. Lavorando ho perso una battaglia con una grande azienda ed ho perso tutto. Non avendo più possibilità economiche per potermi difendere (perché in Italia chi non ha soldi non si può difendere), ho patteggiato una pena che viene inflitta a chiunque fallisce con un’azienda. Avendo sempre avuto voglia di lavorare ho reagito con forza e determinazione. Oggi non avendo mai fatto vita politica ed essendo un neofita della stessa non credevo che si potesse arrivare a tutto questo…Vergognoso. Sono esterrefatto dalla parole di esponenti politici nazionali a riguardo… .sono parole di povera e misera gente che nella vita non ha mai lavorato e viene pure pagata da noi cittadini. Io mi sento un gran lavoratore, combatterò come ho sempre ho fatto nella vita con sudore e sacrificio e continuerò nella mia campagna elettorale, facendo votare Motta sulla mia preferenza. Poi D’apuzzo, che rattristato non ha rilasciato dichiarazioni, ma fermamente convinto di portare avanti la sua campagna elettorale. Poi il candidato di Ugo Tozzi, Carmine Fasano, che raggiunto nella sua attività di Salumeria e Macelleria in via Matteo Ripa, costernato ed intento a lavorare sin dalle primissime luci dell’alba ci ha detto: “ sono sconcertato. Si, forse ho commesso solo qualche errore in gioventù, come lo fanno forse, in tanti, chi più chi meno. Fui fermato 25 anni fa circa, da una pattuglia dei carabinieri, e si,….stavo fumando uno spinellino. Nulla più. Fu il mio primo ed ultimo tiro a quella maledetta sigaretta e non avevo dato seguito. Oggi, – continua Fasano – mi ritrovo  se fossi il peggiore di chissà quale gang malavitosa, in considerazione anche di alcune false e mendaci affermazioni di parte della carta stampata che mi ha apostrofato in malo modo. Sono costretto mio malgrado ad adire le vie legali nei con questi pseudo personaggi. Sono una persona pulita e nella mia vita non ho mai fatto politica. La mattina mi alzo alle 5 per iniziare il mio lavoro da macellaio e con la mia famiglia viviamo per intero il nostro onesto lavoro. E’ un criterio assurdo che francamente non mi va giù. Avevo dimenticato e forse avrei dovuto cancellare con un procedimento quell’accaduto, che era, ripeto minima cosa. L’avvocato di quel tempo, avrebbe dovuto provvedere a tutto, ma non avevamo dato corso a quella leggerezza. Non sono io i camorristi o il malavitoso. Tutt’altro. Continuerò  invece, imperterrito la mia campagna elettorale per il mio amico Ugo Tozzi. La gente del  quartiere mi conosce. Il candidato del Dottor Enrico Lanaro, Demetrio Landi, ha di contro immediatamente ritirato la sua candidatura. Landi, che era stato candidato alle scorse regionali con l’attutale governatore Vincenzo De Luca, ha dichiarato: Mi sono già ritirato , in quando mi sta a cuore ed è categorico un programma politico con la tranquillità e la trasparenza. Quando riguarda le cose accadute nelle ultime ore il sottoscritto è tranquillo e sto risolvendo tutto. Ma ritiro la mia candidatura per una forma d’etica e trasparenza. Attenzione; io ho un grosso rispetto del presidente della commissione antimafia Rosy Bindi, ed ho sempre ritenuto che fosse una donna politica capace con attributi valenti. In maggior modo in questo che se verificato nelle ultime ore, io stesso ho chiesto di riferire con lei in quando non ho mai avuto problemi gravi di reati o partecipazioni con mafiosi o mafie. Io da ragazzo ho fatto solo un ‘errore ed è quello di aver fatto un reato di piccola natura. Scontato, pagato, e riabilitato, tanto che avevo anche il permesso di partecipare alla vita politica del paese chiedendo ai rispettivi uffici elettorali documenti per presentare le mie candidature ed esercitare il mio voto. Vorrei incontrare la signora Bindi e se lei stesso ritiene che io debba dare dimissioni sulla mia candidatura io vorrei darle nelle sue mani. Per un atto di rispetto e devozione, tutti sanno la stima che ho per lei, e poi io non sono un mafioso o un camorrista, solo un ‘uomo che da ragazzo ha espletato un reato. Poi la maturazione , la maturazione attraverso la legalità, il lavoro, il vivere con gli altri e la politica ha fatto di me un modello di vita. Il buddismo dice che nulla succede per caso, questa è l’occasione per consultarmi con Rosaria Bindi, e dimostrarle che il mio era un lieve problema. Il candidato di Inverso, Daniela Minniti, ha rilasciato dichiarazioni attraverso una nota stampa: “ Commissione Bindi: Nell’Attesa di Conoscere le motivazioni che mi dichiarano “impresentabile” mi autosospendo da qualsiasi attività elettorale e da candidata al consiglio comunale di Battipaglia, con la lista Battaglia popolare, onde evitare processi mediatici e strumentalizzazioni della mia persona e di chi da sempre mi conosce, stima e vuole bene “Naturalmente difenderò la mia legittima aspettativa e onorabilità in ogni sede preposta”.