NOCERA INFERIORE. Il paziente non si opera più e i familiari aggrediscono l’infermiere che annuncia lo stop all’intervento chirurgico. E’ finito al pronto soccorso un paramedico dell’ospedale “Umberto I” con l’unica “colpa” di aver annunciato il rinvio di un intervento a Neurochirurgia. E siamo solo a maggio: cosa accadrà adesso che arriverà l’estate, quando il lavoro aumenta e diminuiscono i già pochi sanitari in servizio? E’ elevatissimo il rischio che possano ripetersi i deprecabili gesti come questa aggressione. Il clima tra dipendenti dell’ospedale “Umberto I”, pazienti e loro familiari sta diventando sempre più incandescente. Una tragica situazione causata dalle già note carenze di personale, acuitesi con l’entrata in vigore della turnazione lavorativa secondo paramentri europei, o meglio umani, che ha ridotto la disponibilità di sanitari.
Intanto, gli ospedali chiudono o riducono l’offerta sanitaria (vedi l’area napoletana) ed altre strutture chiamate a supplire, come quella di Nocera, esplodono. Le responsabilità di chi gestisce la sanità pubblica stanno diventando pesantissime: cosa si aspetta ad intervenire? Che dirigenti o amministratori vengano messi sott’inchesta per omissione di atti d’ufficio o per corresponsabilità in qualche caso di malasanità? Si aspetta il morto?
Co.Ro.