Di Adriano Falanga
Dimissioni del comandante dei Vigili Urbani Alfredo D’Ambruoso, dopo aver assunto i tratti di un vero giallo, la revoca delle stesse a cura del sindaco Pasquale Aliberti delineano adesso un nuovo scenario: quello del complotto. Almeno è quanto pensa il Movimento 5 Stelle che attraverso Giuseppe Sarconio dell’associazione Scafati in Movimento, solleva questo dubbio. “Per quale motivo il comandante dei Vigili Urbani in occasione della marcia della legalità non si era posto gli stessi problemi dichiarati per la corsa? Eppure la marcia era di domenica con i dovuti straordinari mentre la corsa è stata spostata di sabato in orario di turno regolare, questo per venire incontro alle richieste dei caschi bianchi – osserva il grillino – ed evitare così il rischio astensione”. L’organizzazione del trofeo Nibali ha richiesto non poche trattative, da un lato l’assessore Diego Chirico con il collega Raffaele Sicignano e la consigliere Daniela Ugliano, dall’altro lato il comandante D’Ambruoso a fare da mediatore con i suoi uomini. C’è stato anche un incontro dei dissidenti con il sindaco, i quali hanno ribadito che la questione era prettamente di ordine economico. Ed è qui che la trama si infittisce ed emergono punti poco chiari. O meglio, troppo chiari per qualcuno. “Vogliono gli straordinari, oppure l’assessore Chirico?” aggiunge Sarconio, credendo in una regia politica dietro la querelle, che vorrebbe la “testa” dell’assessore a Sport e Sicurezza.
Chirico non ritorna sull’argomento: “ho già spiegato al sindaco il mio punto di vista” dice laconicamente, ma non ritira la polemica verso coloro che hanno boicottato l’evento, costringendo di fatto D’Ambruoso alla revoca di ogni autorizzazione, a meno di 24 ore dal via della corsa. E a chi su Facebook esprime solidarietà ai caschi bianchi, l’assessore ribatte: “Nell’orario di servizio è un dovere lavorare e non un piacere. I ricatti sono ignobili e chi paga sono sempre i cittadini. Ci sono cittadini operosi che meriterebbero di occupare un ruolo nella pubblica amministrazione che certamente riuscirebbe a produrre migliori risultati – poi chiosa – E’ finito il tempo del corporativismo e dei ricatti”. Chirico non vuole entrare nel merito della questione straordinario, però promette che non fermerà il parterre di eventi simili previsti per il futuro: “I vigili faranno ciò che potranno, noi chiederemo supporto alle altre forze dell’ordine, dalla Polizia Stradale a volontari”. Da Scafati in Movimento non manca una stoccata polemica: “certo per essere “Città Europea dello sport 2016” e non si riesce manco ad assicurare la realizzazione di una corsa di bicicletta già organizzata, stiamo proprio inguaiati – ironizzano gli attivisti – Invitiamo l’Assessore allo Sport a dimettersi e restituire il titolo di cui tanto si vantavano e su cui da sempre siamo stati scettici sia per le modalità con cui viene assegnato (se non acquistato) che per la propensione dell’amministrazione a favorire il più “sano” e “vero” sport, quello non agonistico”. Resta comunque alta la tensione tra le forze di maggioranza, tra gli organizzatori della manifestazione anche Patrizia Sicignano, sorella dell’assessore al Bilancio Raffaele, che è stato sul punto di dimettersi quando il primo cittadino a gennaio scorso gli revocò la delega alla Manutenzione. Sicignano rientrò in giunta all’ultimo momento, ma i rapporti con il primo cittadino sono restati freddi. Oggi anche quest’altra tegola, che al contrario di quanto sostiene Palazzo Mayer, è ancora tutta da chiarire. Un dato è però certo, la tensione è altissima, e a contribuire in tutto questo vi sono le indagini della Dia e della commissione d’accesso prefettizia.