Di Adriano Falanga
La rivoluzione amministrativa portata avanti da Pasquale Aliberti arriva al delicato comparto dei Servizi Sociali. Dopo aver “eliminato” l’assessore delegato, e dopo aver azzerato il cda dell’Istituzione Scafati Solidale, il primo cittadino ha indetto avviso pubblico per la selezione di un nuovo responsabile del settore “Scafati Solidale” e questo perché il responsabile attuale, il dottor Vittorio Minneci, ha chiesto di poter lasciare l’ufficio. Ufficialmente Minneci ha definito troppo “usurante” questa tematica, molto impegnativa e stressante, ufficiosamente c’è però chi dietro ci vede la volontà di staccare la spina in un settore costantemente sotto i fari della Procura della Repubblica. Scafati Solidale gestisce infatti le politiche sociali in coordinamento con il Piano Di Zona. Concorsi, nomine, assunzioni, bandi, cooperative, tutto molto complicato e ultimamente attenzionato. Arrivano le osservazioni delle forze di opposizione. “E’ l’ennesimo funzionario che scappa dal proprio ruolo. Si sta dando l’impressione di cambiamento ma in realtà non cambia niente perché il direttore dell’orchestra e sempre lo stesso – così Mario Santocchio – In questi anni al Comune di Scafati manca la parola imparzialità, dirigente che entrano ed escono come se fosse una ditta privata”. Strali anche dal Partito Democratico: “Da sempre come PD denunciamo una gestione delle politiche sociali qui a Scafati fumosa e di tipo clientelare, una gestione che subisce costantemente le pressioni della politica che sui bisogni delle fasce più deboli costruisce il proprio consenso in termini di voti, il che è vergognoso – il commento di Margherita Rinaldi, segretaria del locale circolo – Basta vedere cosa accade al Piano di Zona di cui Scafati è il Comune capofila, non ultimo il concorso finito in Procura; cosa è accaduto e ancora accade nella gestione e nel controllo dei centri anziani, da quello della Villa comunale a quello di San Pietro; cosa si verifica costantemente nei centri per disabili dove troviamo impiegati soggetti privi dei titoli e delle competenze necessarie che hanno come unico requisito utile la vicinanza politica a questa maggioranza”.
Perplessità sulle motivazioni che hanno spinto Minneci a lasciare il comparto: “Aliberti ci ha abituati a cambi di vertici nei vari uffici senza dare alcuna spiegazione. Sappiamo però che nel tipo di gestione da noi denunciata il ruolo dei dirigenti diventa funzionale e strategico. Forse la figura di Minneci non era più in linea con i ”progetti” del primo cittadino come probabilmente non lo era più quella di Matrone nell’ufficio urbanistico”. Sulla stessa linea Michele Grimaldi, consigliere comunale dei democrat: “La girandola di funzionari e dirigenti di queste ore è la dimostrazione della violenta ingerenza della maggioranza politica di centrodestra in quella che dovrebbe essere l’ordinaria e imparziale attività della pubblica amministrazione, cosa ancora più grave se si verifica in settori quali il sociale, come nei casi del Piano di zona e dei Centri anziani”. Il Pd nei giorni scorsi ha chiesto il commissariamento del centro anziani di San Pietro, dopo le polemiche sulla gestione finanziaria della struttura, a cui è seguita regolare denuncia alla Procura Di Nocera Inferiore, attraverso la Guardia di Finanza di Scafati. “Vorrei esprimere la mia solidarietà a quei tanti onesti impiegati del comune, persone capaci e perbene, che quotidianamente sono costretti a vivere un clima di tensione e costanti pressioni, nel mentre invece dovrebbero, con serenità e professionalità, svolgere il loro lavoro al servizio non di un despota ma dei cittadini scafatesi e della nostra comunità” chiosa Grimaldi.